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Agrigento-Caltanisetta, ritardi di oltre un anno: due cause per 1,2 miliardi

L’apertura al traffico dei 31,2 km del 1° lotto (da Agrigento) della superstrada Agrigento-Caltanissetta, avvenuto nei giorni scorsi, si lascia una scia di ritardi e contenziosi che vedranno l’Anas e le imprese (guidate da Cmc) duellare ancora per parecchi anni.
Sul 1° lotto l’opera è stata completata con un anno e cinque mesi di ritardo, con varianti approvate per 38 milioni (+9% del costo di aggiudicazione) e contenziosi aperti davanti ai giudici civili per 408 milioni di euro di petitum.
Sul lotto 2 i lavori viaggiano con un anno di ritardo, anche qui con contenziosi aperti, con un petitum di oltre 800 milioni.

Il general contractor Empedocle Scpa (società di progetto a guida Cmc Ravenna, con Iter/Ccc, subentrata a Tecnis nel secondo lotto) fa sapere con una dichiarazione ufficiale che «I ritardi non sono stati generati dal contenzioso ma da fatti oggettivi intervenuti nel corso dei lavori e la cui valutazione è demandata alle opportune sedi giudiziali». Il messaggio è in sostanza che i pesanti contenziosi esistenti non sono stati usati dalle imprese per rallentare i lavori o minacciare il loro rallentamento, come spesso accade in altre circostanze.

L’opera consiste nell’adeguamento a superstrada della vecchia SS 640, di fatto una nuova opera, con 22 nuovi viadotti (20% tracciato) 8 svincoli, e 14 viadotti e 9 gallerie nel secondo lotto (in tutto sono 74 km).

Il lotto 1, km 9,8-44,4, ha un costo complessivo di 535 milioni, è stato messo in gara dall’Anas il 14/9/2006 con base d’asta 467 milioni di euro, aggiudicato il 14/12/2007 a Empedocle scpa per 435 milioni (-22,2%) e con contratto firmato il 27/5/2008.
I lavori sono partiti il 25/2/2009 e la fine era prevista il 10/10/2015 ma fin dall’inizio le imprese hanno contestato questa data, ritenendola impossibile, perché il progetto definitivo messo in gara non era ancora passato al Cipe, e le prescrizioni imposte dalla Regione Sicilia, soprattutto viabilità secondaria aggiuntiva, oltre ad extra-costi avrebbero comportato tempi aggiuntivi. Le varianti progettuali accordate sono state due, per un totale di 38,57 milioni.

Riserve non riconosciute, problemi con espropri e interferenze e costi maggiorati hanno poi portato le imprese a fare causa all’Anas per 408 milioni di euro di petitum (molte eccezioni sono ripetute in varia forma, quindi la richiesta effettiva è moto inferiore).
I lavori sono stati completati il 28 marzo 2017, con un anno e 5 mesi di ritardo sulla scadenza contrattuale (contestata dalle imprese).

Il lotto 2 (30,3 km), ha un costo complessivo di 990 milioni, messa in gara il 13/7/2009 con base d’asta 761,9 milioni di euro. È stata aggiudicata il 13/4/2010 alla società Empedocle 2 a guida sempre Cmc, per un valore di 770,2 milioni (-28,8%), con contratto firmato il 30/6/2010. I lavori sono partiti 26/1/2012 e dovevano da contratto finire il 27/11/2016, ma la consegna è stata riconcordata per il febbraio 2018. L’avanzamento lavori è al momento al 65%.

Le varianti in corso d’opera non hanno comportato aumento di costo, ma anche in questo caso le imprese hanno aperto un contenzioso giudiziario che vale 816 milioni di petitum (molto meno è però la richiesta vera).

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