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Trasporti: Ue, Italia 17esima in Europa per qualità del settore

Al primo posto nella Ue con il sistema di trasporti considerato migliore c’è l’Olanda, seguono Svezia, Germania, Austria, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Regno Unito, Estonia, Francia, Slovacchia, Irlanda, Repubblica Ceca, Spagna, Lettonia, Cipro. Lo ‘scoreboard’ comunitario analizza i sistemi nazionali nel loro complesso, tenendo conto di infrastrutture, livello di emissioni di gas a effetto serra, soddisfazione dei consumatori, numero di incidenti. Tra i punti deboli dell’Italia, rileva l’esecutivo comunitario, i servizi aerei.

Per quanto riguarda le procedure, a fine luglio Bruxelles rileva che a carico dell’Italia erano aperte diverse cause alla Corte di Giustizia. La quota di energie rinnovabili nel settore è più bassa della media Ue e lo stesso vale per i centri di ricarica delle batterie delle auto elettriche.

Per quanto riguarda il traffico stradale, gli automobilisti italiani trascorrono più tempo alla guida a causa degli ingorghi rispetto alla generalità dei paesi Ue. Da segnalare il basso tasso di soddisfazione che registrano i sondaggi relativamente al trasporto urbano.

La valutazione dei servizi aerei e ferroviari è bassa tuttavia è in corso di miglioramento. In linea generale nella Ue si registrano progressi verso una mobilità più sostenibile e più rispettosa dell’ambiente (aumentano ad esempio la quota di energie rinnovabili nei trasporti e le autovetture nuove che utilizzano carburanti alternativi).

La percezione della qualità delle infrastrutture non è elevata, indica la Commissione, tuttavia, è migliorata. Il numero delle vittime della strada rimane stabile. Nonostante le strade europee siano di gran lunga le più sicure al mondo, gli Stati membri devono intensificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo fissato per il 2020 di dimezzare il numero di morti per incidenti. Il numero di donne che lavorano nel settore dei trasporti sta aumentando, ma in generale rimane basso.