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Terzo Valico, l’amianto blocca le gare Cociv per due maxilotti da oltre 500 milioni

L'amianto blocca due bandi dell'Alta velocità ferroviaria per il terzo Valico dei Giovi. Il Cociv – Consorzio Collegamenti Integrati Veloci – ha sospeso le gare per il lotto Cravasco (bando del marzo 2015 dal valore di 245 milioni) e il lotto Val Lemme (promosso lo scorso agosto, valore 293 milioni).

«Durante le attività di valutazione delle offerte ricevute per i due lotti – comunica il Consorzio – è emersa, nell'ambito delle attività di scavo della galleria finestra Cravasco, la presenza di rocce amiantifere, il cui campionamento e le cui analisi "Mocf" hanno evidenziato il superamento del limite di contenuto di amianto normativamente previsto, pari a 1000 mg/kg».

Ai concorrenti è consentita la facoltà di ritirare la propria candidatura e l'offerta presentata senza alcun onere, svincolandosi in tal modo dall'impegno a mantenere valida e vincolante l'offerta presentata per almeno 180 giorni naturali consecutivi dalla scadenza del termine di presentazione delle offerte.

Secondo quanto previsto dalla stazione appaltante, al momento della cessazione della sospensione e in caso di eventuale ripresa della procedura di gara, Cociv provvederà a richiedere ai concorrenti che non abbiano esercitato la facoltà di ritirare la propria candidatura e l'offerta e che intendano partecipare alle successive fasi della procedura, il rinnovo dell'impegno a mantenere l'offerta valida nonché il rinnovo della relativa cauzione provvisoria.

«Il ritrovamento di amianto nelle rocce – continua il Consorzio – ha comportato la necessità di sospendere i lavori in corso e di procedere, sulla base di quanto previsto solo a livello teorico nel "protocollo amianto" imposto al Cociv dal ministero dell'Ambiente nel marzo 2014, allo studio e alla messa a punto di misure strutturali atte a garantire la sicurezza dei lavoratori nel nuovo contesto di lavoro e dell'ambiente, attività ancora in corso di studio e di elaborazione relativamente agli occorrenti accorgimenti tecnici di scavo e alla riprogettazione delle modalità con le quali dovranno essere eseguiti i lavori in presenza di amianto.

I lavori inclusi nei bandi rientrano tra quelli in cui sussiste la possibilità di incontrare rocce amiantifere e, pertanto, la documentazione tecnica ed economica a base di gara e, conseguentemente, le offerte presentate dai concorrenti potrebbero dover essere integrate con le nuove modalità con le quali, in presenza di amianto, si dovrà procedere all'espletamento delle attività di scavo nel rispetto delle prescrizioni impartite dagli enti territoriali di controllo.

Pertanto mancando nella documentazione di gara e di contratto una compiuta descrizione delle nuove modalità tecniche di esecuzione in presenza di amianto, ci si potrebbe trovare nella condizione di dover rinegoziare con l'affidatario, immediatamente dopo l'aggiudicazione, le condizioni tecniche ed economiche di contratto, con tutte le relative conseguenze pregiudizievoli, in termini di convenienza e di trasparenza e par condicio tra i concorrenti.

Tenuto conto di questi elementi, allo stato attuale si è ritenuto opportuno procedere alla temporanea sospensione della procedura e delle operazioni di gara, rinviando al successivo momento in cui verranno acquisiti tutti gli occorrenti elementi di valutazione l'eventuale decisione di dare corso alla procedura».