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Terzo valico, Cociv ritira 4 maxibandi

Quattro maxibandi annullati per un valore complessivo delle opere di 864 milioni. Il Cociv – Consorzio collegamenti integrati veloci – ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea del 14 dicembre gli avvisi che sospendono le gare per le opere dell’Alta velocità ferroviaria del Terzo valico dei Giovi nella tratta Milano-Genova. Tra queste anche il lotto Val Lemme da poco assegnato a Grandi lavori Fincosit.

La decisione nasce dall’inchiesta di fine ottobre su un presunto giro di tangenti pagate ai vertici del Cociv per ottenere i lavori per il raddoppio ferroviario e che ha portato all’arresto di 30 persone e alla rimozione dei vertici del consorzio finiti nell’indagine della magistratura.

Il consorzio, controllato da Salini Impregilo (64%) , Condotte (31%) e Civ (5%) è il general contractor dei lavori per la realizzazione della linea Milano-Genova. Un contratto ottenuto a seguito di una convenzione stipulata con Tav a cui è subentrata Rfi.

«Con determina del 9 dicembre 2016 – si legge negli avvisi in Gazzetta – il consorzio ha deliberato di caducare, in via di autotutela, tutte le procedure comunitarie di affidamento a terzi bandite dal medesimo consorzio, nonché tutti gli atti pertinenti e consequenziali a dette procedure».

Questa formula è stata scelta per annullare la procedura per la realizzazione delle opere civili di linea e relative opere connesse da pk 16+275,50 a pk 20+988,50 nell’ambito dei lavori di realizzazione della tratta Av/Av «Terzo valico dei Giovi» – lotto Val Lemme – aggiudicato ad agosto e ufficializzato in Gazzetta il 23 settembre a Grandi lavori Fincosit, vincitrice della gara da 293 milioni per un prezzo di 228 milioni (5 i partecipanti alla gara). Sono stati inoltre sospesi i bandi da 232 milioni per il lotto Valico (Radimero), da 245 milioni per il lotto Cravasco e da 159 milioni per il lotto Tortona.

In base all”inchiesta della magistratura, l’Anac guidata da Raffaele Cantone ha avviato le procedure per il commissariamento degli appalti del Terzo valico. Oltre che al Cociv, la comunicazione dell’Anticorruzione è stata inviata anche a due società aggiudicatarie dei lavori appaltati precedentemente dal consorzio: la Grandi Lavori Fincosit per il lotto Serravalle e la Oberosler cav. Pietro per il lotto Libarna.

«Le vicende giudiziarie che hanno interessato nelle scorse settimane i cantieri della costruzione dell’Av Genova-Milano destano molta preoccupazione». È quanto fanno sapere le segreterie nazionali di Feneal Filca Fillea in riferimento alla decisione del Consorzio Cociv di procedere all’annullamento di alcuni contratti alle imprese che stanno eseguendo l’opera.

Una decisione che per i sindacati «deve saper coniugare il massimo sforzo in trasparenza e legalità con il mantenimento di tutti i livelli occupazionali, per noi irrinunciabili» così come importante è «non fermare l’opera, che è strategica per il Paese. Restiamo in attesa –
concludono le tre sigle – di aprire il necessario confronto con Cociv per individuare soluzioni concrete per la salvaguardia occupazionale».

La risposta del consorzio allo stop dei bandi e dei cantieri arriva tramite un comunicato: «Il Cociv – rende noto – ribadisce il suo impegno per la continuazione dei lavori e per l’occupazione dei lavoratori del Terzo valico, svolgendo ogni azione necessaria, nei tempi previsti, per evitare l’insorgere di problematiche occupazionali e sociali nel territorio.

A seguito delle inchieste condotte dall’Autorità Giudiziaria di Genova e di Roma, il consorzio ha infatti immediatamente avviato un percorso di discontinuità, rinnovando gli organi direttivi e il management e mettendo in atto una pluralità di azioni, finalizzate ad assicurare la massima trasparenza e linearità dell’azione del consorzio e nel contempo garantire la prosecuzione dei lavori del Terzo valico, nel rispetto dei tempi e della qualità previsti nel contratto.

Nell’ambito di tali azioni il consorzio ha interrotto i rapporti contrattuali con le imprese terze, contratti per i quali le indagini dell’Autorità giudiziaria hanno riscontrato oggettive criticità, tenendo costantemente informati il committente (Rfi) e le autorità competenti. In tale contesto, il Cociv sta operando per garantire la salvaguardia dei lavoratori già impegnati nell’esecuzione dei contratti caducati, al fine di individuare, nel necessario confronto con le organizzazioni sindacali, le iniziative e gli strumenti di volta in volta più idonei ed efficaci ad ottenere tale risultato.

Il consorzio ribadisce l’intenzione di adottare ogni opportuno provvedimento per garantire la rapida prosecuzione del progetto, la sicurezza dei lavoratori e la qualità delle opere in corso di realizzazione, in uno spirito di massima trasparenza e collaborazione sociale».