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Spagna, arrivano le strisce “smart” che salvano i pedoni

A Cambrils, Catalogna, il progetto sperimentale: luci a led per segnalare l’attraversamento

Strisce pedonali “intelligenti”, che si accorgono della presenza di un pedone e si illuminano a led segnalando agli automobilisti di fermarsi: questo il progetto sperimentale lanciato a Cambrils, cittadina costiera spagnola a pochi chilometri da Tarragona, a sud di Barcellona, che si è aggiunta alla lista delle altre città della Spagna che hanno già adottato con successo le “zebre smart”.

Il funzionamento è semplice quanto efficace: quando un pedone raggiunge l’attraversamento, una serie di sensori di pressione registra il peso e invia un impulso all’illuminazione a led posizionata ai margini rendendolo immediatamente visibile a eventuali auto che stanno sopraggiungendo. Un ausilio particolarmente utile nei casi in cui le strisce siano posizionate in vie scarsamente illuminate o con scarsa visibilità.

Costo dell’installazione, inserita all’interno del progetto Urban Lab (cui aderiscono, oltre a Cambrils e al Comune di Barcellona, anche Figueres, Llieda, Solsona e altre città) e sviluppato da Llumtraffic, circa 10.000 euro, un investimento che alla luce delle statistiche sembra non soltanto giustificato, ma necessario: in Spagna nel 2015 si sono registrati 376 morti e 11mila feriti fra i pedoni coinvolti in incidenti stradali. E che si inserisce in un percorso ben più ampio adottato dal Comune di Cambrils, che ha già installato pensiline per autobus alimentati a pannelli solari e luci a led per i semafori.

E se la Spagna si è mostrata così lungimirante, anche l’Italia dovrebbe prendere ispirazione: stando ai dati diffusi dalla Polizia Stradale, nel 2015 gli incidenti stradali registrati sono stati oltre 73.000, in leggerissimo calo rispetto all’anno precedente ma con una percentuale di morti in più. E la velocità eccessiva rimane una delle cause più frequenti, letale non soltanto per gli automobilisti ma anche per i pedoni che si ritrovano sulla loro strada. Un fattore che unito alla distrazione rappresentata dagli smartphone, che secondo l’Istat nel 2014 hanno causato il 20% degli incidenti, più di alcol e droghe, rende sempre più indispensabili aiuti tecnologici in grado di proteggere gli utenti più deboli della strada.