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Sicurezza stradale, molti canali legislativi aperti

E’ storicamente verificabile: nel complicato mondo delle regole di circolazione stradale, il “pendolo” delle scelte legislative oscilla tra l’area penale e l’area non-penale. La cosa non deve stupire; è anzi, in certo qual modo, fisiologica. Da qualche tempo tuttavia, almeno secondo alcuni, l’oscillazione ha assunto ritmi un po’ troppo tumultuosi. Si parla simultaneamente di “omicidio stradale” (non ancora approvato ma, sembra, in dirittura d’arrivo) e di depenalizzazione della guida senza patente (oramai in vigore a seguito del Decreto Legislativo 15 gennaio 2016, n. 8).

Da un lato, quindi, si accentua con forza la stigmatizzazione in senso criminale di certe condotte. Dall’altro, si toglie rilevanza penale a condotte, se non analoghe, certo affini per la loro “antisocialità” manifestata dal disprezzo delle regole (la guida senza patente, a proposito di oscillazioni, era stata depenalizzata nel 1999 ed era ritornata a essere reato nel 2007).

Va pur detto che l’esperienza offre, anche in questo campo, soluzioni legislative di tipo diverso. Verosimilmente non meno efficaci, per quanto sia arduo esprimere giudizi su temi tanto complessi. Sono soluzioni che consistono non nel delineare nuove pene (o, simmetricamente, nuove sanzioni amministrative) ma nell’aumentare la capacità di controllo dei vari apparati a ciò preposti.
Un esempio molto interessante si rinviene, proprio in questi giorni, nei lavori del Senato, dove sta entrando nel vivo l’esame del “ddl Concorrenza” (tecnicamente: disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, Atto Senato n. 2085). La materia comprende tutto il settore assicurativo, dunque anche la rc auto. E il 10 febbraio scorso, in Commissione, è stato approvato un emendamento migliorativo del testo originario, finalizzato a “beccare”, in via generalizzata, le false testimonianze negli incidenti stradali, che rappresentano un fenomeno – anche senza scomodare l’Ottavo Comandamento – assolutamente deprecabile. Tutto semplice e lineare: nelle cause civili il giudice, se del caso su segnalazione delle parti, trasmette un’informativa alla procura della Repubblica in relazione alla ricorrenza dei medesimi nominativi di testimoni presenti in più di tre sinistri negli ultimi cinque anni registrati nella banca-dati sinistri.
Un argine contro gli abusi, rispondente a logica e buon senso. Un deterrente ottenuto, appunto, senza riformulare le sanzioni.

E’ quasi superfluo rimarcarlo: parlando di motorizzazione, mobilità e sicurezza stradale, il tema della rc auto (e dei relativi “trucchi”) c’entra eccome. Secondo studi più volte divulgati dall’ANIA (Associazione Nazionale fra Imprese Assicuratrici), in Italia, proprio a causa dell’abnorme numero di truffe, le polizze per auto e moto sono le più care d’Europa; con tutto quello che ne consegue anche in relazione alle evasioni dell’obbligo assicurativo.