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Salari minimi nei trasporti in Germania e Francia: l’Europa dimostri d’essere utile

“Un poco opportuno intervento a gamba tesa”. Così il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggé , ha commentato la decisione della Commissione Europea di minacciare di aprire procedure di infrazione nei confronti di Francia e Germania “colpevoli” di aver introdotto le tariffe minime salariali nel settore dei trasporti a tutela delle imprese di trasporto dei rispettivi Paesi messe in difficoltà da azioni di concorrenza sleale da parte di Paesi in cui il costo del lavoro è notevolmente più basso.

“Non è con azioni di minaccia, ma affrontando un problema che esiste ed è reale che l’istituzione comunitaria dimostra di avere un’utilità ed evita che gli spiriti anti euro, trovino sempre più spazi” ha affermato  Paolo Uggè che ha invitato “la Commissione europea e il Parlamento a intervenire con rapidità sull’argomento che trova molto sensibili gli imprenditori e lavoratori italiani.

Il costo del lavoro ha una grande rilevanza sui costi delle imprese e non può essere affrontato con iniziative come quella annunciata dalla Commissione, ma compresa e risolta in chiave europea. Al governo italiano e al ministro ai Trasporti Graziano Delrio nei prossimi giorni Conftrasporto chiederà un provvedimento che, rifacendosi alle esperienze in atto in altri Paesi,  introduca norme in grado di evitare lo sfruttamento di lavoratori e forme distorsive della concorrenza”.