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Riforma appalti: varo della legge che rilancia il ruolo del progettista e del progetto

Il Presidente dell'Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, ing. Patrizia Lotti, plaude all'approvazione finale del disegno di legge delega sugli appalti approvato oggi dal Senato con 170 voti favorevoli, 30 contrari e 40 astenuti: "Con questa legge il Paese fa un gran salto in avanti verso la modernizzazione della normativa sugli appalti, nel senso da noi da tempo auspicato, affidando al progetto e al progettista un ruolo centrale. Da qui si è partiti con il disegno di legge governativo e il Parlamento, con un imponente lavoro di miglioramento, lo ha confermato e rafforzato attraverso importanti scelte che l'OICE chiede da anni. Finalmente oggi diventa legge l'eliminazione dell'incentivo del due per cento per i progettisti interni alla P.A., la limitazione dell'appalto integrato, il divieto di affidamento degli incarichi al prezzo più basso, la limitazione delle varianti e il rilancio della funzione di verifica dei progetti".

La riforma appalti ha per l'Associazione anche altri meriti: "Avevamo da subito affermato che l'occasione del recepimento delle direttive europee e della riforma del codice appalti andava colta per dare un colpo deciso alla corruzione attraverso una maggiore trasparenza delle procedure e un rafforzamento dei poteri dell'Anac e tutto questo lo ritroviamo ben calibrato nei settanta criteri direttivi della legge delega. In particolare, il ruolo centrale affidato all'Autorità nazionale anticorruzione, che terrà l'albo dei commissari di gara e giocherà un ruolo decisivo sia per la messa a punto di bandi e contratti-tipo, sia per la vigilanza sulla esecuzione dei contratti, rappresenta una garanzia per tutti gli operatori del settore in termini di trasparenza e lotta alla corruzione".

Il varo della riforma è però soltanto il primo passo di un iter lungo e complesso: "Oggi – conclude il Presidente Lotti – dobbiamo ringraziare Governo e Parlamento per l'importante lavoro fatto, al quale noi come tutte le altre componenti del settore abbiamo dato un contributo di esperienza importante e correttamente ascoltato, nell'interesse pubblico. Adesso il lavoro più difficile è in capo alla commissione ministeriale che dovrà attuare la delega. Siamo convinti che gli esperti chiamati a questo compito sapranno rendere ancora più efficaci ed effettivi i principi direttivi della delega, portando in consultazione pubblica un testo che certamente renderà la normativa più chiara e semplice, consentendo a tutti, compresi i progettisti, le imprese e le amministrazioni di concentrarsi non sui ricorsi e sulle interpretazioni normative, ma sul lavoro e sul fine ultimo da perseguire: programmare, progettare e realizzare opere di qualità ed efficienti, utili alla collettività. Per nostra parte ci siamo e ci saremo sempre".