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Project review per il Nodo TAV Firenze: capacità triplicata

Nessun dettaglio tecnico né economico è emerso dall’incontro a porte chiuse FS-MIT-Regione Toscana-Comune di Firenze sul Nodo alta capacità di Firenze. L’incontro doveva concludersi con una conferenza stampa con l’annuncio dell’accordo e del nuovo progetto per l’attraversamento del nodo, ma alla fine tutto è saltato e i protagonisti hanno rilasciato stringate comunicazioni.

FS ha presentato la sua proposta oggetto di “project review” che prevede l’abbandono del costoso progetto per la stazione sotterranea progettata da Norman Foster dopo il concorso del 2002 (circa 400 milioni di euro), la conferma del tunnel di attraversamento del nodo (i lavori sono al 50% circa, per una spesa di 760 milioni su 1,6 miliardi circa previsti, compresa la stazione di Foster) per velocizzare l’accesso e il transito dei Frecciarossa, la conferma della stazione di Santa Maria Novella come unica stazione, per l’alta velocità e per i treni regionali, l’avvio entro l’anno della gara da 70 milioni per attivare un sistema tecnologico Ertms di ultima generazione che entro un paio d’anni permetta di triplicare la capacità del nodo di Firenze e delle stazioni.

La preoccupazione del presidente della Toscana Enrico Rossi è infatti quella di non intasare S.M. Novella, anzi di potenziare il traffico pendolari con linee e stazioni distinte da quelle TAV.
L’importante ora «è decidere» – ha dett Rossi dopo l’incontro – , ma «rispettando tutte quelle condizioni che abbiamo piu’ volte detto essere indispensabili». Per Palazzo Strozzi Sacrati, infatti, l’infrastruttura dedicata all’alta velocita’ non puo’ compromettere, rallentare o penalizzare il sistema di pendolarismo su ferro. La stella polare della Regione, come ha ricordato alcune settimane fa l’assessore ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli, resta “la centralita’ del trasporto regionale”.
Per questo è “fondamentale separare i flussi Av da quelli dei pendolari, due servizi tra i quali deve essere comunque garantita una forte e facile connessione”. C’è poi un altro ‘pallino’ che Rossi e Ceccarelli hanno posto sul tavolo tecnico e politico che oltre la Regione vede protagonisti FS e RFI, il ministero dei Trasporti e il Comune di Firenze. Sì’ perché se in ballo c’è il project review di un’opera progettata a meta’ degli anni Novanta, il ‘governo’ toscano chiede “tempi certi e ragionevoli” per portare a dama il restyling del passante TAV.

Il Gruppo FS Italiane – si legge in una nota FS – «ha presentato al tavolo tecnico istituzionale riunitosi oggi nella sede FS – Riccardo Nencini vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Ennio Cascetta coordinatore della struttura di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Rossi presidente Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli assessore ai Trasporti della Regione Toscana, Dario Nardella sindaco di Firenze, Stefano Giorgetti assessore al TPL del Comune di Firenze e per il Gruppo FS Italiane Renato Mazzoncini (AD FS Italiane), Maurizio Gentile (AD Rete Ferroviaria Italiana) – una proposta diversa, rispetto a quella attuale, per la sistemazione del nodo ferroviario di Firenze. Proposta che prevede il sottoattraversamento ma non la realizzazione della stazione Belfiore. Regione Toscana e Comune di Firenze hanno chiesto 30 giorni di tempo per valutare in maniera approfondita la proposta. Interesse di tutti i soggetti del tavolo tecnico istituzionale è quello di tutelare il traffico ferroviario regionale e garantire la massima connessione possibile con il sistema Alta Velocità».

Il progetto di FS prevede il potenziamento del nodo di Firenze sia dal punto di vista tecnologico sia infrastrutturale. Entro fine anno sarà bandita la gara (70 milioni di euro) per l’installazione del sistema ERTMS/ETCS Alta Densità, così da garantire in tempi brevi un significativo miglioramento della circolazione in tutto il Nodo. Con questo sistema di ultima generazione la capacità di traffico nelle stazioni e nel Nodo sarà triplicata. La circolazione ferroviaria sarà gestita in modo fluido, in relazione alla posizione e velocità dei treni. Nella sezione di linea (circa 1.350 metri), che oggi può essere occupata da un solo treno (gestione statica), in futuro i convogli viaggeranno in sicurezza a 350 metri uno dall’altro (gestione dinamica). Inoltre, saranno potenziati anche i sistemi di controllo e gestione del traffico ferroviario a Firenze Santa Maria Novella e in tutte le stazioni del Nodo cittadino.
Se Rossi si convincerà di questa soluzione il via libera ufficiale potrebbe arrivare tra un mese.