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Progettazione, al via i primi accordi quadro Anas

Debutta con l’Anas una delle novità assolute introdotte con la riforma appalti: la possibilità di affidare con accordo quadro anche gli incarichi di progettazione. Come annunciato solo poche settimane fa dai vertici della Spa delle strade sono stati pubblicati in Gazzetta europea i primi tre bandi relativi all’assegnazione dei contratti quadro destinati ai progettisti.

Si tratta di tre bandi gemelli. Tutti e tre hanno infatti identico valore, durata e scadenza. Simili anche i requisiti di partecipazione stabiliti per le tre procedure che prevedono la dimostrazione di un fatturato piuttosto elevato, anche se inferiore all’asticella massima prevista dalle linee guida sulla progettazione appena licenziate dall’Anac. Il rischio concreto è che vengano tagliati fuori i professionisti singoli e le strutture meno organizzate.

Ma andiamo con ordine. Dei tre bandi pubblicati ieri due riguardano le attività di progettazione esecutiva. Una conseguenza del divieto di appalto integrato stabilito dal Dlgs 50/2016 che ha imposto all’Anas di riprogrammare 1,5 miliardi di investimenti previsti per il 2016, spostandoli all’anno prossimo, quando il parco dei progetti definitivi già in mano all’ente sarà portato al dettaglio esecutivo. I due bandi per gli incarichi di progettazione esecutiva sono distinti per area geografica (uno riguarda il Centro Italia, l’altro le Isole). Il terzo bando riguarda lo svolgimento delle indagini geologiche, tecniche e sismiche propedeutiche all’avvio dei cantieri.

Tutti e tre i bandi mettono in gara la possibilità di svolgere incarichi di progettazione e servizi di ingegneria per un valore di cinque milioni nei prossimi tre anni. A svolgerli sarà un solo operatore scelto tramite la gara appena avviata. Alla fine l’Anas ha dunque scartato l’ipotesi di aprire gli accordi quadro a più operatori da coinvolgere via via nell’affidamento dei singoli incarichi. Ogni accordo quadro avrà infatti un solo vincitore che si vedrà attribuire tutti gli incarichi previsti dal singolo accordo quadro nel triennio. In tutti e tre i casi la scadenza di partecipazione è fissata al 15 settembre.

Piuttosto elevato il requisito relativo al fatturato richiesto per accedere alla gara. Pur restando al di sotto del tetto massimo previsto dalle linee guide Anac – il doppio del valore del servizio messo in gara – il bando chiede la dimostrazione di un fatturato pari a 1,5 volte l’importo a base d’asta, raggiunto nei tre migliori esercizi degli ultimi cinque anni. In valori assoluti si tratta di 7,5 milioni. Un importo facilmente raggiungibile dalle prinicpali società di ingegneria, ma che rischia di tagliare fuori i piccoli studi, che invece avrebbero potuto trovare spazio se al posto dell’accordo quadro con un solo operatore l’Anas avesse scelto di affidare gli incarichi con singole gare, di taglio più piccolo.

«Anas Spa – si legge nel bando – ritiene che il fatturato specifico, vista la dimensione dell’appalto e la specificità dell’oggetto dello stesso, sia indicatore essenziale per valutare l’idoneità dell’operatore economico all’esecuzione dell’appalto oggetto della procedura». Gli avvisi pubblicati in Gazzetta non contengono indicazioni specifiche circa i requisiti di organico. Viene demandata ad altri documenti di gara anche l’indicazione dei criteri di aggiudicazione, con la specificazione che, come peraltro previsto dal codice, il prezzo non sarà l’unico elemento di valutazione.

È possibile che nei prossimi giorni, forse già a partire da oggi, vengano pubblicati in Gazzetta ulteriori bandi per accordi quadro, relativi ad altri tipi di servizi o ad altre aree geografiche per quanto riguarda la progettazione esecutiva. Negli annunci l’Anas aveva infatti indicato in almeno dieci gli accordi quadro per la progettazione da bandire entro fine anno.