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Passo Monte Croce Carnico, protocollo con Anas e Carinzia

“Con un accordo innovativo, basato sulla collaborazione tra enti, diamo un senso concreto al ruolo di regia che la nostra Regione può svolgere nell’ambito dell’area transfrontaliera dell’Alpe Adria a beneficio di un miglior collegamento stradale tra Italia e Austria”. Così l’assessore alle Infrastrutture e Territorio Mariagrazia Santoro commenta il via libera della giunta regionale alla stipula di un protocollo d’intesa tra Direzione centrale Infrastrutture e territorio della Regione, il Compartimento ANAS FVG e il Land Carinzia.

Il protocollo assegna alla Regione il ruolo di coordinatore di un tavolo tecnico che dovrà redigere uno studio di fattibilità per la riqualificazione della S.S. 52 bis “Carnica” e dovrà delineare soluzioni per la galleria di passo Monte Croce carnico, che collega la statale oltreconfine, alla Bundesstraße 110.

Sul tratto italiano la statale si sviluppa per circa 38 Km e ha un ruolo di primaria importanza nella mobilità dell’area montana e in relazione al traffico turistico e commerciale, costituendo un importante collegamento tra la valle del Gail, il Friuli Venezia Giulia e l’Italia.

“La strada statale fino al confine di Stato è un’arteria strategica di collegamento tra Italia e Austria – conferma Santoro, rilevando che “tuttavia questa strada presenta caratteristiche tipiche di una strada di montagna e lungo il versante italiano oltre ad avere un andamento tortuoso, è caratterizzata da una carreggiata di dimensioni ridotte, curve strette e pendenze, pericolose soprattutto nel periodo invernale, tanto che spesso si sono verificate interruzioni dei collegamenti transfrontalieri, in particolare per i mezzi pesanti”.

Su input dell’ANAS e del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT), la Regione ha promosso una serie d’incontri con Carinzia e ANAS Compartimento FVG, che ha portato alla definizione del protocollo.

“La Regione – prosegue Santoro -si impegna a sovrintendere le attività progettuali e a fornire ad ANAS, responsabile dello studio sul tratto italiano, tutti i progetti e gli studi esistenti sviluppati dagli enti locali negli anni. S’impegna, con il MIT, a reperire le risorse eventualmente necessarie per la realizzazione anche per lotti di intervento”.

Lo studio consentirà di valutare se e quali siano le possibilità di una riqualificazione coerente ed organica della S.S. 52 bis a cavallo del confine e di valutare, eventualmente, la migliore opzione possibile.

La Regione ha quindi il ruolo di evidenziare le alternative maggiormente compatibili con il territorio e le sue esigenze.