Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Napoli-Bari, secondo bando: per la Cancello-Frasso Telesino

Fuori uno e fuori due: dopo le ordinanze del Commissario del 16 maggio scorso, che approvavano (al posto del Bariipe, in base al Dl Sblocca Italia) i progetti definitivi delle prime due tratte della ferrovia Napoli-Bari (Napoli-Cancello e Cancello-Frasso Telesino), Italferr ha pubblicato nel giro di pochi giorni i due bandi di gara per conto di Rfi, per un importo complessivo a base d’asta di 757,2 milioni di euro.

Dopo l’avviso per la Napoli-Cancello (400,796 milioni), uscito il 9 luglio, sull’ultimo numero della Gazzetta europea (23 luglio) è uscito il bando per la Cancello-Frasso (356,417 milioni). In entrambi i lotti i valori a base d’asta sono superiori a quanto Rfi aveva comunicato a fine maggio (400 contro 375 milioni, e 356 contro 325). In tutto, dunque, 757 milioni a base d’asta contro i previsti 700. In entrambi i casi si tratta di appalti integrati di progettazione esecutiva e lavori (in deroga al nuovo Codice in quanto Rfi è settore speciale).

Il valore complessivo delle due opere – compresa la quota che sarà realizzata da Rfi e gli appalti tecnologici – resta di 1,4 miliardi di euro, 813 milioni sulla Napoli-Cancello e 588 sulla Cancello-Frasso (senza lo “shunt” di Maddaloni che è stato stralciato su richiesta di enti locali e Regione Campania).

L’ultimo bando pubblicato riguarda in particolare la «progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per la realizzazione della linea ferroviaria Napoli-Bari, trattaCancello-Frasso Telesino, tra le Pk 0+000 (coincidente con la Pk 225+090 della Linea Storica Roma-Napolivia Cassino) e Pk 16+500 (coincidente con la Pk 143+069 della Linea Storica Caserta-Frasso) e variante alla linea Roma-Napoli via Cassino, tra le Pk 0+000 (coincidente con la Pk 225+715 della Linea Storica) e Pk 2+842(coincidente con la Pk 222+879 della Linea Storica), incluse le opere accessorie».
In pratica l’appalto prevede la velocizzazione e raddoppio della linea Cancello – Frasso Telesino (circa 16 km), parte in affiancamento alla linea attuale e parte in variante per circa sei km. Il progetto del tracciato prevede una velocità massima di 200 km/h. I lavori riguardano l’armamento, gli impianti di segnalamento e telecomunicazione, sottostazioni elettriche e la realizzazione di nuove fermate. Inoltre, saranno realizzate anche tutte le opere civili, stradali e idrauliche e relativi impianti tecnologici, gli interventi di mitigazione ambientale e la dismissione, fra Caserta e Dugenta, della linea ferroviaria esistente.

Stralciata come si diceva la bretella di Maddaloni, il bando precisa che «Ferrovie si riserva la facoltà di affidare all’impresa aggiudicataria dell’appalto oggetto del presente Bando, agli stessi patti e condizioni, la progettazione e l’esecuzione di Interconnessioni Nord su Linea Storica Roma-Napoli via Cassino, atte a garantire i collegamenti da e verso Caserta della tratta ferroviaria Cancello Frasso», cioè appunto lo shunt di Maddaloni.

«Il cosiddetto “shunt di Maddaloni” – precisa Rfi – variante alla linea convenzionale Roma – Napoli via Cassino, sarà oggetto di una specifica Conferenza di Servizi, convocata a breve, che affronterà la progettazione definitiva insieme agli Enti locali interessati. Lo shunt ha la funzione di interconnessione per i collegamenti Nord e Sud verso Benevento e con l’impianto di Marcianise Scalo».

Le offerte nella gara per la Cancello-Frasso dovranno pervenire entro il 28 ottobre, e le buste saranno aperte il 3 novembre. Rfi sostiene che «l’avvio dei lavori è previsto da dicembre 2016. La conclusione di tutte le opere ferroviarie è programmata entro il 2022».

La categoria prevalente è la OG3 (strade, autostrade, ferrovie, etc.) per un importo di 148,029 milioni.