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Napoli-Bari, ok alla Frasso-Vitulano, primo lotto nel 2017

Il Commissario di governo per le tratte ferroviarie Napoli-Bari e per le direttrici principali in Sicilia (Messina-Catania-Palermo), l’Ad di Rfi Maurizio Gentile, accelera sulla Napoli-Bari con due ordinanze firmate nell’ultimo mese. Con la numero 26 del 17 novembre 2016 ha disposto la consegna in via d’urgenza degli accordi quadro per la rimozione degli ordigni bellici sulle tratte Napoli-Cancello e Cancello-Frasso, in vista dell’aggiudicazione e della consegna cantieri prevista per aprile e maggio prossimi.
Con la numero 25 di fine ottobre, ancora più importante, Gentile ha approvato il progetto preliminare della tratta Frasso Vitulano-Benevento, da 995 milioni, in vista del primo finanziamento da 366 milioni per il lotto Frasso-Telese (fondi in arrivo con l’Addendum 2016 del contratto Rfi in approvazione definitiva entro metà 2017), al fine di avviare la progettazione definitiva e mettere in gara entro il 2017 l’appalto integrato per la Frasso-Telese.

NAPOLI-CANCELLO E CANCELLO-FRASSO TELESINO

L’11 luglio 2016 è stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione della variante alla Linea Napoli-Cancello (400 milioni a base d’asta), «la cui aggiudicazione definitiva – si legge nell’orinanza di Gentile – è prevista entro il mese di aprile 2017»;
Il 25 luglio 2016 è stato pubblicato il bando di gara (sempre ad appalto integrato) per la realizzazione del raddoppio della tratta Cancello-Frasso Telesino (356 milioni di euro a base d’asta) «la cui aggiudicazione definitiva – prevede esempre il commissario – è prevista entro il mese di maggio 2017».

Nel frattempo Rfi avave mandato in gara, il 30 giugno 2016, il bando per l’affidamento di due Accordi quadro per i servizi di bonifica ordigni esplosivi e guardiania delle aree espropriate, propedeutici ai lavori delle tratte ferroviarie “Variante alla Linea Napoli-Cancello” (Lotto 1) e “Raddoppio della tratta Cancello-Frasso Telesino” (Lotto 2), la cui aggiudicazione definitiva è avvenuta in data 29 settembre 2016.

«Le gare per i due maxi-lotti – spiega Rfi – sono in fase avanzata , siamo alla fase di esame delle offerte e contiamo di aggiudicare in via definitiva nei prossimi mesi». La gara per la rimozione degli ordigni bellici, invece, pur essendo aggiudicata da fine settembre, non ha ancora portato alla firma del contratto (accordi quadro) e la task force di Rfi ha chiesto e ottenuto dal commissario (con l’ordinanza 26) di consegnare anticipatamente le aree in via d’urgenza ai fini di avviare in anticipo l’attività di bonifica degli ordigni bellici.

FRASSO TELESINO-VITULANO, OK AL PROGETTO

Il progetto preliminare è stato consegnato al Mit nel lontano 2010, e riguarda l’intervento di raddoppio della tratta Frasso Telesino-Vitulano (velocità 200 Km/h in rango P). In base all’iter di legge obiettivo il Ministero dell’Ambiente ha dato parere positivo di compatibilità ambientale il 23 marzo 2011, la Regione Campania ha espresso parere positivo con prescrizioni il 13 marzo 2012, e infine il Ministero Beni culturali ha dato il via libera il 12 dicembre 2012. Ma il progetto non è mai andato al Cipe per mancanza di finanziamenti.

La situazione non è cambiata nel settembre 2014, con l’emanazione del Dl Sblocca Italia e la nomina del commissario (inizialmente l’Ad di Fs, poi l’Ad di Rfi), e il progetto è rimasto in un cassetto.

L’iter si è invece sbloccato nei mesi scorsi, con la firma tra Delrio e Gentile dell’Addendum 2016 del contratto di programma Rfi, che è passato al CIPE il 10 agosto. Anche se per l’approvazione definitiva i tempi sono ancora lunghi (pareri parlamentari, firma Dm MIT-MEF, Corte dei Conti), la certezza dei primi finanziamenti ha consentito di riavviare l’iter approvativo del progetto.

L’intera tratta costa 995 milioni, si legge nell’ordinanza, compresi 13 milioni da adeguamento alle prescrizioni, che Rfi propone temporaneamente di coprire con le somme per imprevisti ma conta poi di assorbire con le “ottimizzazioni” del progetto definitivo.
Nell’Addendum 2015 (definitivo dal 10 novembre 2016) c’erano solo 21 milioni di euro, nell’Addendum 2016 ce ne sonoin tutto 366 milioni, che serviranno per coprire il primo lotto, Frass Telesino-Vitulano (gli altri due lotti funzionali, Vitulano-San Lorenzo Maggiore e San Lorenzo-Vitulano, sono stati approvati dal commissario solo in linea tecnica).

Il finanziamento dei 415 milioni di euro mancanti, scrive il Commissario nell’ordinanza, dovrebbero essere stanziati dalla legge di bilancio 2017 e/o dal Pon Reti e mobilità 2014-2020.

Con l’approvazione del progetto preliminare (995 milioni di costo totale, di cui 760 per lavori, 11 per oneri per la sicurezza e 224 per somme a disposizione) il commissario autorizza la task force Rfi a procedere nella progettazione definitiva, per essere pronti al bando di gara per il primo tratto da 366 milioni una volta operativo l’Addendum, 2016.