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Metro di Torino, 10 anni di primati

Compie dieci anni la metropolitana di Torino. Un gioiello di tecnologia – riconosciuto un po’ in tutto il mondo -, che in un decennio ha collezionato numerosi primati ma che soprattutto è diventata un elemento imprescindibile nel sistema dei trasporti del capoluogo piemontese, cambiando le abitudini di spostamento di buona parte degli abitanti.

La Metro di Torino, dunque, è stata inaugurata la mattina del 4 febbraio 2006 in pieno clima Olimpico, ma la sua costruzione era iniziata nel Duemila e di fatto non si è ancora conclusa (anche se l’attuale tratto in servizio è stato finito nel 2011).

Ad oggi, vi circolano 29 treni che percorrono 13,2 km tra Collegno (cittadina alle porte di Torino), e Lingotto (area torinese dov’è collocata la storica fabbrica Fiat adesso sede di attività culturali, di ricerca e commerciali). La costruzione della linea, come si è detto, non è di fatto ancora conclusa: si sta lavorando per prolungarla dai due attuali capolinea, mentre è già in progetto una Linea 2 da Nord a Sud.

Una delle particolarità è nella tipologia di carrozze e di controllo che è stata adottata. Si tratta, infatti, di carrozze automatiche, senza autista e che si muovono su ruote sfruttando il sistema VAL della Transfima-Siemens. Quando è stata progettata e costruita, la Metro di Torino era una delle poche al mondo ad adottare un sistema di questo genere; in Italia è stata la prima. Con una specificità in più rispetto a quelle esistenti: i singoli convogli sono lunghi 52 metri perché formati da 4 vetture, mentre solitamente sono due. Una scelta – è stato fatto notare oggi -, dettata dalla necessità di trasportare più persone possibili in vista anche delle Olimpiadi Invernali e che condizionò pure le dimensioni delle stazioni e la rapidità di passaggio dei convogli.

Ad oggi, la linea attuale è costata un miliardo di euro a cui si devono aggiungere altri 500 milioni per i prolungamenti.

In occasione del decennale di attività, tecnici e giornalisti hanno calcolato una serie di dati che destano impressione. Dopo dieci anni le carrozze hanno percorso 45 milioni di chilometri (quattro volte il viaggio dalla Terra alla Luna), i viaggiatori sono stati 7,8 milioni nel 2006 e 41 milioni nel 2015 per un totale di 277 milioni e 341mila passeggeri. Mediamente nei giorni feriali la Metro subalpina è usata da 155mila persone che diventano 66mila nei festivi.

Ed è stato anche calcolato che un viaggiatore che dovesse prenderla per mille viaggi, soltanto un paio di volte potrebbe avere un ritardo superiore ai 4 minuti di attesa.

Al di là dei numeri ad effetto, tuttavia, ciò che più conta forse è il cambiamento delle abitudini di spostamento in città. Gtt – la società che gestisce i trasporti di Torino -, ha stimato che almeno 22mila persone abbiano rinunciato del tutto all’auto privata per i propri spostamenti. Alto anche il livello di sicurezza: i torinesi considerano la Metro come il mezzo più sicuro (la linea è attualmente dotata di 1400 telecamere), arricchito oggi anche da un sistema di defibrillatori automatici, uno per ciascuna delle 21 stazioni.