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Londra, la mappa della metro invita ad andare a piedi

Per invitare i passeggeri che affollano i tunnel sotterranei e i vagoni della metro a esplorare i vari quartieri della città a piedi e magari entrare pure nei negozi, la «Tube» di Londra ha aggiornato la sua mappa indicando, nelle zone centrali, il numero di passi che servono per andare da una stazione all’altra. Mille passi equivalgono a meno di un chilometro.

La distanza tra la famosa fermata di Green Park, usata da milioni di turisti per visitare Buckingham Palace, e Piccadilly Circus è di appena 800 passi. Ne servono ancora meno, soli 400, per andare dai cinema di Leicester Square all’opera di Covent Garden.

«Siamo abituati a saltare sulla metropolitana per viaggi brevi nel centro di Londra», ha dichiarato Sadiq Khan, il nuovo sindaco che il 19 agosto ha anche inaugurato il servizio notturno della Tube, aperta 24 ore su 24.

Circa un miliardo e trecentomila persone viaggiano ogni anno tra le 270 stazioni che formano l’intricata rete della metropolitana londinese, lunga 402 chilometri.
Un numero che è destinato a crescere: tra 10 anni si stima che i viaggiatori saranno un miliardo e settecentomila. Dati che suggeriscono che il sistema dei trasporti, soprattutto nel centro della città, potrebbe diventare ingestibile. Anche perché il network è datato, basti pensare che La Tube è tra le più antiche metropolitana del mondo: il primo treno tra Paddington e Farringdon Street risale al 10 gennaio del 1863 (anche se oggi ci sono sei fermate).

Da qui il tentativo delle autorità di cambiare rotta.

L’ex sindaco di Londra Boris Johnson aveva già puntato sulle piste ciclabili e Khan ha dato il suo sostegno al progetto. Ma molto dipende anche dai piccoli spostamenti, che potrebbero essere sostituiti da piccole passeggiate.

Una mappa della Tube lanciata l’anno scorso calcola i minuti necessari per andare da una stazione e l’altra. Ora le autorità ci riprovano, dimostrando come molte fermate del centro siano a meno di mille passi di distanza, neanche un chilometro. «Spesso le persone si servono della mappa della metropolitana per navigare nella città – dice Ben Plowden, direttore della pianificazione ai trasporti – ma non realizzano quanto vicine siano le stazioni, quanto tempo potrebbero guadagnare e quanta attività fisica potrebbero fare».