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Linea Av/Ac Treviglio – Brescia: consegnata a FS

Cepav Due consegna a Rete Ferroviaria Italiana, dopo 5 anni di costruzione, il lotto funzionale AV/AC Treviglio – Brescia, nel rispetto dei tempi e dei costi contrattualmente previsti.

La nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) Treviglio – Brescia è uno dei tasselli del Core Corridor Mediterraneo che collegherà i porti del sud della Penisola Iberica e Barcellona con l’Ungheria e il confine ucraino, passando per il sud della Francia, l’Italia Settentrionale e la Slovenia, con una sezione in Croazia.

L’opera è stata commissionata da Rete Ferroviaria Italiana, mentre l’Alta Sorveglianza è stata affidata a Italferr, società entrambe del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Nel 2011 è stata avviata la realizzazione da parte di Cepav Due.

Cepav Due, Consorzio Eni per l’Alta Velocità, raggruppa al suo interno alcune delle imprese più significative del mondo infrastrutturale del nostro Paese e riconosciute a livello internazionale: la compagine infatti vede al 52% Saipem, al 24% Impresa Pizzarotti, al 12% Società Italiana per Condotte d’Acqua e al 12% Gruppo ICM.

La linea AV/AC Treviglio – Brescia, sviluppandosi in parte in affiancamento all’autostrada Brebemi, attraversa 20 comuni nelle province di Milano, Bergamo e Brescia e si innesta nel nodo di Brescia tramite l’interconnessione Brescia Ovest.

Durante la sua realizzazione, hanno operato oltre 5.000 lavoratori e oltre 500 imprese nella costruzione delle opere civili, dell’armamento e degli impianti tecnologici secondo i sistemi di gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza di Cepav Due, nel rispetto degli standard internazionali.

La costante attività di controllo e prevenzione ha portato a raggiungere il risultato, al termine dei 5 anni di costruzione, di eccellenti indici di sicurezza in termini di frequenza e gravità degli infortuni.

Cepav Due ha posto particolare attenzione al territorio, coordinandosi con numerosi interlocutori pubblici e privati nell’attività di risoluzione delle interferenze viarie, idrauliche e con i pubblici servizi, nell’implementazione del sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001:2004 che ha permesso di analizzare e migliorare le performance ambientali delle proprie attività durante la realizzazione dell’opera e risolvere le passività ambientali riscontrate.

oltre 5.000 lavoratori e 500 imprese esecutrici

5 cantieri operativi

2 cantieri logistico – operativi per armamento ferroviario e tecnologie

87.000 tonnellate di acciaio

700.000 metri cubi di calcestruzzo

8.500 tonnellate di carpenteria metallica

3,3 milioni di metri cubi di terre e rocce di scavo riutilizzate

650 risoluzioni di interferenze con pubblici servizi, viarie ed idrauliche

2.300 pratiche antimafia

18 siti inquinati ripristinati

10 componenti di monitoraggio ambientale

17,5 km di viabilità stradale