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Le linee guida per il nuovo budget di Autovie Venete

Le linee guida per la predisposizione del nuovo budget di Autovie Venete (luglio 2016-giugno 2017), è stato l’argomento al centro del Consiglio di Amministrazione della Concessionaria, riunitosi nella sede di Trieste. Un documento importante  sulla base del quale vengono individuati gli obbiettivi da perseguire,  nonché le modalità per razionalizzare  i costi.

“La società – ha ricordato il presidente e amministratore delegato Maurizio Castagna – da tempo ha avviato un processo di controllo dei costi al quale stiamo affiancando una riorganizzazione generale degli interventi che dovranno essere coerenti con quanto contenuto nel Piano Economico Finanziario aggiornato al mese di aprile 2015”.  Il rigoroso controllo dei costi, senza pregiudicare in alcun modo né la sicurezza della rete autostradale, né l’efficienza operativa della società è “uno strumento – ha sottolineato Castagna –che ha favorito lo sviluppo di economie di scala, economie che intendiamo accentuare anche con l’integrazione di alcuni servizi e un ulteriore incremento dell’efficienza aziendale”.

Castagna ha poi fatto presente come ci siano alcune voci – anche significative dal punto di vista dell’incidenza sui costi – il cui “peso” è legato a elementi non controllabili, come ad esempio le condizioni meteorologiche: “Il maggiore o minore consumo di sale, la frequenza dei trattamenti antighiaccio sul manto stradale o quella degli sfalci e delle potature, il numero di interventi effettuati sulla rete per il recupero dei rifiuti – ha esemplificato – sono solo alcune delle variabili da non sottovalutare”.

Il mancato adeguamento tariffario  (l’incremento previsto era pari all’1,5%) rappresenta un elemento penalizzante dal punto di vista delle disponibilità economico-finanziare “anche se – ha precisato – il suo impatto sarà più lieve grazie all’incremento del traffico il cui trend è in crescita costante”. Per quanto riguarda gli investimenti previsti per l’esercizio 2016-2017 relativamente alla realizzazione delle opere, la loro pianificazione dovrà necessariamente passare attraverso una revisione del cronoprogramma, revisione indispensabile a causa del protrarsi dell’iter approvativo.