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Lavori pubblici, incontro Consiglio superiore-laboratori di prova

La scorsa settimana si sono svolti a Roma, presso il Parlamentino del Consiglio Superiore Lavori Pubblici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, due incontri tra la Presidenza del Consiglio Superiore dei LL.PP., il Servizio Tecnico Centrale ed i laboratori autorizzati ad effettuare prove sui materiali da costruzione e prove geotecniche.
Ha coordinato i lavori il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa.

Complessivamente i due incontri hanno coinvolto oltre 300 tecnici in rappresentanza dei 150 laboratori di prova sui materiali da costruzione e dei 150 laboratori geotecnici operanti sul territorio nazionale.

L’obiettivo di questo importante appuntamento era fare il punto sulle attività che coinvolgono i laboratori di prova che operano sul territorio italiano, in regime di autorizzazione ministeriale, oggi più che mai “braccio operativo” del Ministero nel controllo di qualità delle infrastrutture e più in generale in quello della sicurezza delle costruzioni.

Il confronto, che ha coinvolto operatori provenienti dalle diverse realtà territoriali, ha evidenziato le molteplici problematiche comuni che rendono difficoltosa l’ attività dei laboratori di prova sebbene le Norme Tecniche sulle Costruzioni del 2008 attribuiscano loro un ruolo centrale per la sicurezza del territorio e delle costruzioni.

I laboratori esplicano la loro attività a partire dalla fase di progettazione, con la caratterizzazione geotecnica dei terreni indispensabile ad una corretta progettazione di ogni opera strutturale, e durante l’esecuzione dei lavori, esercitando la necessaria attività di controllo di qualità dei materiali utilizzati nelle costruzioni, fino al supporto alle attività di collaudo e di verifica delle strutture esistenti.

Il presidente Sessa ha evidenziato l’importanza dei “controlli a Km zero”, ha cioè compreso la necessità di valorizzare e supportare con regole adeguate il sistema dei laboratori, così come strutturato già dalla sua istituzione con le prime circolari per il rilascio delle autorizzazioni, che ha favorito la presenza di una rete capillare di laboratori disseminati sul territorio, sistema che oggi rischia di soccombere di fronte alla volontà delle grandi stazioni appaltanti di concentrare i controlli nelle mani di poche grandi strutture indipendenti.

I laboratori di prova, anch’essi coinvolti come tutta la filiera delle costruzioni dal periodo di crisi economica, rischiano di non poter offrire servizi adeguati alle esigenze proprie della sicurezza, condizionati dal sistema del massimo ribasso delle tariffe, essendo costretti ad operare con prezzi che non possono garantire la qualità dei servizi erogati, il rispetto delle norme e dei criteri di sicurezza nonché il rispetto delle norme sul lavoro e di quanto richiesto dalla burocrazia.

Trattandosi di un servizio di pubblica utilità è risultata quindi evidente la necessità di intervenire a livello normativo al fine di inserire le spese per le prove ed i controlli tra le spese “incomprimibili” in analogia agli oneri per la sicurezza, quindi non soggette a ribasso, e regolamentare il settore con un Tariffario Nazionale redatto dal Ministero.

Inoltre, è emerso, che i committenti per le attività di laboratorio sono di frequente le stesse imprese esecutrici dei lavori e non gli enti appaltanti, come giustamente era stato previsto dal vecchio codice degli appalti in un articolo che il nuovo codice non ha riproposto, con conseguente irregolare commistione dei ruoli di controllore-controllato, dovendo permanere invece la condizione di terzietà dei laboratori.

L’associazione Ali, che rappresenta la gran parte dei laboratori di prova autorizzati,
caldeggia l’istituzione, da parte del Consiglio Superiore dei Ll.Pl. e del suo presidente Massimo Sessa, di una commissione di lavoro ad hoc, già considerata nel corso dell’incontro, per la redazione di un documento operativo che supporti le necessarie modifiche normative.