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Innotrans: FS Italiane in prima linea per la sostenibilità ambientale

Mobilità integrata (passeggeri e merci), potenziamenti tecnologici e infrastrutturali per trasferire il traffico dalle strade alle rotaie. Queste le azioni di FS Italiane per la sostenibilità ambientale.

Un impegno che il Gruppo ha già avviato nel recente passato con interventi funzionali all’incremento dell’efficienza energetica e che conferma a InnoTrans 2016.

I consumi energetici – per l’80% destinati alla trazione ferroviaria, circa 4TWh l’anno (quasi quanto la città di Milano) – nel periodo 2009/2014 sono stati ridotti del 9% per il servizio passeggeri e del 20% per quello merci.

Nello stesso periodo le emissioni di CO2 hanno registrato una flessione del 26%. Soltanto chi ha preferito il Frecciarossa ad aereo o automobile nel 2015 per viaggiare tra Roma e Milano ha risparmiato all’atmosfera circa un milione di tonnellate di CO2.

Rilevanti anche gli investimenti per sostituire l’illuminazione tradizionale con quella a LED in oltre 400 stazioni. Oltre agli interventi di installazione di pannelli fotovoltaici a Milano, Udine, Roma e Torino.

E in futuro le azioni del Gruppo FS Italiane saranno ancora più incisive. Trenitalia sta rinnovando l’intera flotta regionale. In tutto 450 nuovi treni veloci, comodi, sicuri ed ecosostenibili.

“Una operazione senza precedenti per la mobilità italiana in cui abbiamo commissionato treni con la funzione Green drive”, ha dichiarato Barbara Morgante, Amministratore Delegato di Trenitalia. “Questa innovativa tecnologia permetterà un’ulteriore riduzione dei consumi energetici. Inoltre con il progetto Paperless Driving abbiamo digitalizzato tutti i documenti funzionali o necessari a garantire il servizio di trasporto ferroviario, compresa la gestione del rapporto con la clientela”.

Le politiche di sostenibilità di Rete Ferroviaria Italiana, il Gestore del network nazionale, sono indirizzate a ridurre l’impatto ambientale nei processi di manutenzione e nella costruzione di nuove opere.

“L’obiettivo di RFI è minimizzare la produzione dei rifiuti nei cantieri per o lavori di manutenzione di une delle reti più estese d’Europa e la costruzione di nuove opere”, ha spiegato Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI. “Circa il 10% del materiale viene riutilizzato, percentuale che sale al 35% per il cemento e per l’acciaio al 15%. Stiamo inoltre introducendo dei sistemi di telelettura dei consumi idrici degli impianti ferroviari che ci permetteranno di ridurli del 10% entro il 2021”.

Anche Italferr, la società d’ingegneria del Gruppo, attribuisce alla tutela ambientale un ruolo prioritario nella di progettazione delle infrastrutture.

“Italferr promuove un approccio innovativo per garantire la sostenibilità ambientale delle complesse opere infrastrutturali che stiamo progettando in tutto il mondo”, ha spiegato Carlo Carganico, Amministratore Delegato di Italferr. “Queste soluzioni prevedono il calcolo dell’Impronta Climatica, ossia quanto gas serra viene rilasciato nell’atmosfera, e già in fase contrattuale sono scelti fornitori di materiale che garantiscono il minore impatto ambientale”.