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Ingegneria: a giugno +41,8% per il valore dei bandi di progettazione

Segnali positivi dal mercato della progettazione a giugno. Dopo il crollo rilevato a maggio (-73% per il valore), dovuto dalle novità procedurali introdotte dal nuovo codice appalti, il settore rialza immediatamente la testa.

Oice, nel mese di giugno ha rilevato un calo del valore messo in gara per i servizi tecnici di ingegneria e architettura del solo 9,3% rispetto a giugno 2015, flessione accettabile se si considerano ancora gli effetti dell’entrata in vigore del codice. Con questo risultato si mantiene in campo positivo il bilancio del primo semestre del 2016: +8,4% per il numero e +45,9% per il valore.

Da questo mese l’associazione delle società di ingegneria, architettura e assistenza riporta anche il dato delle sole progettazioni di opere pubbliche, ritenuto indicatore fondamentale per verificare gli effetti di alcune novità introdotte dal codice, che mettono “al centro” la progettazione, quali l’abolizione sia del 2% per le progettazioni interne alle Pa, sia del ricorso all’appalto integrato che, di fatto, “toglievano dal mercato” progettazione o la “schiacciavano” all’interno dell’appalto delle imprese, con ovvia distorsione tariffaria.

Il dato di giugno si presenta in evidente ripresa: se infatti viene preso in esame il valore solo dei bandi di giugno per servizi relativi alla progettazione di opere, togliendo quindi quelli per assistenze, indagini, rilievi e pianificazione, emerge che nel mese appena trascorso, rispetto a maggio le gare crescono del 41,8% in valore.
È ancora presto però per dire se si tratta dell’effetto delle novità normative o di mera congiuntura positiva nel mese.

Con l’aggiornamento al 30 giugno 2016 dell’osservatorio Oice-Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura rilevate nel mese sono state 369 (di cui 27 sopra soglia), per un importo complessivo di 40,9 milioni (29 sopra soglia). Nel confronto con giugno 2015 il numero delle gare cresce del 3,1% (-15,6% sopra soglia e +4,9% sotto soglia), ma il loro valore cala del 9,3% (-14,6% sopra soglia e +6,7% sotto soglia).

Positivo il confronto del primo semestre del 2016 con gli stessi mesi del 2015: da gennaio a giugno sono state bandite 2.083 gare per un importo complessivo di 337 milioni che, rispetto al 2015, crescono dell’8,4% nel numero (+40,1% sopra soglia e +5,5% sotto soglia) e del 45,9% nel valore (+79,0% sopra soglia e -19,2% sotto soglia), includendo quindi il mese di discontinuità di maggio.

«Iniziamo forse a vedere la luce in fondo al tunnel, dopo un mese di maggio molto pesante per il nostro settore – ha dichiarato Gabriele Scicolone, presidente Oice – e adesso possiamo pensare positivo, sperando che i prossimi mesi non ci smentiscano. Il dato del semestre è molto confortante sia per il numero dei bandi, sia per il loro importo. È evidente che l’impatto del codice dei contratti pubblici, entrato in vigore tre mesi fa, c’è stato e si è fatto sentire anche nel mercato dei servizi di ingegneria e architettura, con un crollo di quasi la metà del valore dei bandi a maggio; partivamo però da un primo “quarter” particolarmente positivo che, in aggiunta ai buoni risultati di giugno, ci fanno chiudere il semestre con il segno più.

Ci sembra che le stazioni appaltanti abbiano reagito bene: hanno familiarizzato con le regole, più snelle e semplificate, del nuovo codice ma, soprattutto, hanno cominciato a bandire avvisi per dotarsi di progetti esecutivi o di progettazione e direzione lavori. Molto interessante il dato sulle sole progettazioni – ha continuato il presidente Oice – che può dare qualche elemento di ottimismo anche per il settore dei lavori, più colpito dall’impatto delle nuove regole.

Se a giugno si è così fortemente invertita la rotta, al punto che il confronto con giugno 2015, sia pure negativo per il 16%, è in linea con le oscillazioni che usualmente registriamo nel corso di un anno, possiamo ben sperare. Se così sarà, a breve si potranno vedere i positivi effetti di una nuova normativa che fa della fase progettuale un elemento cardine, fondamentale per l’efficienza e la qualità dell’iter di realizzazione delle opere pubbliche».

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 162 unità del primo semestre del 2015, alle 227 dei sei mesi appena trascorsi, con una crescita del 40,1%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 14,8%.

Gli appalti integrati (possibili anche dopo il 18 aprile nei settori speciali) da soli hanno, sempre rispetto ai primi sei mesi del 2015, calano in numero, -38,1% sul 2015, ma crescono in valore, +33,8%, questo nonostante che nel mese di giugno ci sia stato, come era da attendersi, un vero crollo nel numero, -93,8%, e nel valore, -49,2%, determinato ovviamente dall’entrata in vigore del nuovo codice. In tutto il 2016 il valore dei servizi di ingegneria e architettura compreso nei bandi per appalti integrati è stato di 56 milioni di euro, +16% rispetto al 2015.

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