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Infrastrutture, laboratorio Qvqc: interconnessioni reti

La mobilità e l’interconnessione del territorio alle reti europee sono state al centro di un importante meeting tenutosi mercoledì a Milano presso il Palazzo della Triennale nell’ambito XIII edizione di UrbanPromo. L’iniziativa è stato organizzata dal Laboratorio QVQC (Quali Velocità Quali Città) che riunisce il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana/FS Sistemi Urbani, Anas e molte altre Istituzioni e associazioni.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, la Senatrice Simona Vicari Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Onorevole Vincenzo Garofalo Vice Presidente Commissione Trasporti della Camera dei Deputati l’ingegner Carlo De Vito, Amministratore delegato di FS-Sistemi Urbani e presidente di QVQC, la Professoressa Francesca Moraci, Vicepresidente di QVQC, oltre che docente ordinario di Urbanistica e membro del Consiglio di Amministrazione di Anas, la dottoressa Margherita Migliaccio, Direttore Generale per lo Sviluppo del Territorio, la Programmazione ed i Progetti Internazionali del MIT, il Professor Franco Coppola dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Onorevole Domenico Battaglia, Presidente Conferenza Permanente interregionale Area dello Stretto.

Nell’ambito del dibattito tecnico – scientifico sono stati approfonditi i seguenti temi: l’assetto territoriale in relazione alle reti e ai nodi Ten-T; le politiche per la mobilità e per il trasporto integrato; la legge n.56/2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”; la riforma costituzionale recentemente approvata ed attesa alla prova del referendum; la riforma portuale; le strategie per il sud. L’obiettivo è quello di definire un masterplan/action plan di tipo infrastrutturale (materiale/immateriale) per le città metropolitane che si riconnetta alle reti europee in termini di intermodalità, mobilità, sostenibilità e qualità delle dotazioni.

In Italia sono presenti tre grandi nodi fondamentali per la logistica ed i trasporti: Milano è il nodo più complesso e avanzato, Napoli è la porta del sud verso Bari e Palermo e poi c’è l’Area dello Stretto di Messina che al momento rappresenta una questione irrisolta. Sono tre città metropolitane che devono essere collegate con l’Alta Velocità e garantire intermodalità efficiente e mobilità integrata in tutto il Paese.

Si tratta altresì di nodi logistici in contesti e con tempi diversi. Gli esperti ritengono che non sia troppo tardi per riallineare i tempi realizzativi in modo tale da fornire un sistema logistico e trasportistico completo e funzionale alle esigenze di crescita del Paese ed a tutta l’area Euromediterranea. Il sistema paese è oggi più coeso e sta dedicando una grande attenzione ai corridoi europei ed ha altresì impresso indirizzi chiari per il sud. In questo ambito il ruolo dei laboratori QVQC è quello di fornire un sistema di supporto trasparente e tecnico – scientifico al decisore finale.

“In questo quadro di sviluppo infrastrutturale – ha ricordato la Francesca Moraci – Anas svolge un lavoro primario puntando molto sulla valorizzazione e potenziamento delle strade e autostrade in relazione ai piani logistici nazionali con l’obiettivo di sviluppare la connessione tra ferrovie, porti, aeroporti, aree urbane ed industriali. Al 2020 Anas ha previsto di investire oltre 20 miliardi di euro. In quest’ottica, il completamento dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria, previsto per il prossimo dicembre, rappresenta una importante svolta per le vie di comunicazione nord – sud e viceversa, aprendo nuovi ed sfidanti scenari per la mobilità integrata ferro, gomma, porti ed aeroporti”.

“Il nuovo piano industriale di Ferrovie dello Stato Italiane – dichiara Carlo De Vito – è incentrato sulla funzione strategica delle reti ferroviarie nel governo della mobilità e dello sviluppo nelle città italiane. La connessione tra le reti della mobilità e l’integrazione dei sistemi di trasporto consentirà alle città italiane di prevedere il proprio sviluppo sulla base di piani consolidati, avendo a disposizione un soggetto forte, quale Ferrovie dello Stato Italiane, che potrà assicurare piattaforme di mobilità integrata e moderne”.