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Imprese, Maroni: investire su reti strada giusta

“Sul tema delle reti d’impresa abbiamo fatto molto e vogliamo continuare. Il numero dei contratti di rete è triplicato tra il 2012 e il 2013, grazie al progetto ‘Ergon’. Abbiamo finanziato 75 progetti di rete, per un ammontare di 15,6 milioni di euro tra il 2010 e il 2014. Nel 2015 abbiamo attivato anche il progetto ‘manager di reti’, per consolidare le reti d’impresa. Sono stati approvati 28 progetti e i contributi concessi sono stati di oltre 1 milione di euro. Questa è la strada giusta che vogliamo continuare a seguire”.

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo, questa mattina, insieme all’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini, all’evento, promosso da Confcommercio, ‘Insieme protagonisti della ripresa – Storie di Reti del Terziario’. Presenti anche gli assessori Valentina Aprea, Luca Del Gobbo e Massimo Garavaglia e il sottosegretario Gustavo Cioppa.

INVESTIAMO NONOSTANTE TAGLI GOVERNO – “Visti i tagli che vengono da Roma sulla spesa corrente e quindi su iniziative di finanziamento – ha aggiunto Maroni – io credo che sia giusto individuare le priorità. Le priorità sono il sostegno all’innovazione, alla crescita e alle reti d’impresa. Abbiamo investito molto anche sui 9 cluster tecnologici regionali, finalizzati all’innovazione, alla competitività e alla ricerca. Per il biennio 2014-2015 abbiamo stanziato 1 milione di euro a favore di questi cluster, che raggruppano oltre 700 soggetti. Questo è il modello della Lombardia: mettiamo insieme Pubblico e Privato, le università, le imprese e i centri di ricerca, finanziando la ricerca applicata, quella che da’ i risultati”.

FONDI EUROPEI – I fondi Por Fesr 2014 – 2020, ha ricordato Maroni, sono cresciuti del 60 per cento rispetto ai sette anni precedenti, “perchè li abbiamo spesi bene”. “Sono risorse utili – ha spiegato Maroni – per il sostegno alle imprese”. Sulla linea Ricerca e Sviluppo per le aggregazioni di imprese, sono disponibili 120 milioni di euro (60 milioni a fondo perduto e 60 milioni a finanziamento agevolato). “Dobbiamo sfruttare queste opportunità – ha commentato Maroni – che ci vengono date dall’Europa”.