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Il Comune vuole fare manutenzione su una strada provinciale?

La Corte dei Conti sottolinea: ciò che importa è l’interesse della comunità locale. Il parere reso lo scorso 22 marzo dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte, può essere una lettura di un certo interesse per chi si occupa di strade e viabilità.

(link: http://www.entionline.it/j17/TEC/2016_DelCCPiem29_Manutenz.pdf).

Un piccolo Comune, timoroso di sbagliare o incappare in qualche forma di responsabilità, aveva chiesto lumi sulla possibilità di procedere, con fondi propri, a un intervento su una strada in realtà appartenente alla Provincia, sollecitato da più parti.

E la Corte dei Conti risponde che, purché le risorse finanziarie esistano, e i due enti interessati coordinino con chiarezza le rispettive azioni, non si ravvisano ostacoli o impedimenti di sorta.

Significativo il ragionamento svolto dai giudici contabili, perché mette a confronto le ‘regole’ con i ‘principi’; facendo prevalere, com’è giusto che sia, questi ultimi.
La regola, è il brutale riparto delle competenze: ogni strada ha un suo Ente proprietario, che esercita i poteri e i compiti elencati nell’arcinoto articolo 14 del Codice della Strada.

Il principio, tra l’altro di livello costituzionale, è che il Comune è comunque tenuto, in via generale, a realizzare gli interessi della comunità locale. Il Comune, come ricordano tutti i manuali, è al primo posto fra gli enti territoriali che costituiscono la Repubblica: il più vicino alla cittadinanza e quello con le più ampie attribuzioni.

Da qui, la soluzione del problema: “nell’ambito del territorio comunale di norma esistono una pluralità di strade appartenenti anche ad altri enti pubblici ovvero lo Stato, la Regione o la Provincia secondo le previsioni del codice stradale”; ma, proprio perché il contesto è tale, “è evidente che l’amministrazione comunale sia interessata al fatto cha la rete viaria esistente sul proprio territorio, ai fini della tutela delle esigenze e della sicurezza della collettività locale, sia mantenuta in piena efficienza dai rispettivi enti proprietari. In situazioni peculiari, qualora sia accertata l’impossibilità temporanea di intervenire da parte dell’ente istituzionalmente competente, l’ente locale potrebbe avere interesse a far effettuare senza ritardo la manutenzione di una strada provinciale assolutamente necessaria a tutela della sicurezza della comunità locale”.

E’ largamente presumibile che situazioni del genere siano, di fatto, suscettibili di moltiplicarsi in ragione delle incerte evoluzioni dell’Ente provincia, trasformato in ente di area vasta dalla legge Delrio del 2014 e destinato a scomparire se la riforma costituzionale supererà il referendum di ottobre.
In ogni caso, chi fa manutenzione di una strada – a chiunque essa appartenga – persegue, al cento per cento, l’interesse pubblico, l’interesse della collettività. Su questo, dubbi non possono essercene.