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Consorzio Sis in vantaggio su Salini-Astaldi-Ghella per la Roma-Latina

Per ora quella per l’autostrada Roma-Latina in project financing (due miliardi di euro) non è neppure un’aggiudicazione provvisoria, ma Autostrade del Lazio (la società appaltante mista tra Anas e Regione Lazio) ha pubblicato i punteggi elaborati dalla commissione di gara in seguito alla seduta pubblica del 19 febbraio per la valutazione della parte economica dell’offerta.
E se la graduatoria venisse confermata (sono in corso le verifiche di legge) sarebbe il secondo smacco in pochi giorni per Salini Impregilo, dopo quello del maxi-lotto del Brennero da 1,37 miliardi di euro (aggiudicata provvisoriamente alla cordata Astaldi-Ghella e altri).

Il colosso italiano delle costruzioni, infatti, questa volta in cordata con Astaldi, Pizzarotti e Ghella, è superato in graduatoria (per la Roma-Latina) dal Consorzio stabile Sis (società consortile per azioni), consolidata alleanza italo-spagnola nata su spinta del colosso iberico Sacyr y Vallermoso (grande impresa impegnata – ad esempio – con Salini Impregilo per il nuovo canale di Panama) e oggi controllata al 51% dal gruppo Fininc di Torino (tramite la società di costruzioni Inc spa e la società di ingegneria Sipa Spa), contro il 49% di Sacyr.

Nella valutazione della parte tecnica dell’offerta, effettuata dalla Commissione nella seduta del 29 settmbre 2015, era risultata in vantaggio, anche se di poco, la cordata tutta italiana, con 38,46 punti contro i 24,41 di Sis. All’apertura delle buste il 19 febbraio, invece, il Consorzio Sis ha ribaltato la situazione con un forte ribasso sul contributo pubblico richiesto, ottenendo 30 punti contro i 5,48 della cordata Salini Impregilo.

La gara Anas risale al dicembre 2011, rimasta però bloccata fino al 10 aprile 2014 (data delle lettere di invito alle imprese) per i contenziosi con i soci della precedente società concessionaria (revocata) Arcea Lazio e poi per una bocciatura da parte della Corte dei Conti di una delibera Cipe. La scadenza per le offerte è stata varie volte rinviata dal 16 settembre 2014 fino al 18 febbraio 2015, con le due cordate citate sopra a farsi avanti.
Poi di fatto la gara è stata sospesa con l’arrivo del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, nel marzo 2015, per (mai ammesse ufficialmente) perplessità sull’opera. L’insistenza però del governatore Pd del Lazio, Nicola Zingaretti, l’hanno convinto a dare il via libera, e la gara è ufficialmente ripresa nel dicembre scorso.

Se davvero la gara arriverà all’aggiudicazione, potranno finalmente sbloccarsi i 468 milioni di euro di finanziamento pubblico, stanziati dal Cipe nel lontano 2004 e mai utilizzati.

L’autostrada, che per molti tratti sarà un’ammodernamento dell’attuale superstrada Ss 148 Pontina, costa in tutto 2.787,7 milioni di euro, ma la tratta di cui si garantisce la copertura del piano economico-finanziario (delibera Cipe 51/2013 , in Gazzetta il 3 gennaio 2014) è solo la A12-Roma (Tor de’ Cenci)-Latina e opere connesse, che costa 2.063 milioni (1.839 al netto del ribasso di gara stimato) e gode del contributo publico di 468 milioni a valore attuale, stanziati nel 2004.
La delibera Cipe 51/2013 ha approvato il progetto definitivo della A12-Tor de’ Cenci (594,4 milioni), che ancora mancava all’appello, ed espresso parere favorevole allo schema di convenzione, nel quale lo Stato non assume nessun obbligo di finanziamento delle tratte attualmente non coperte da finanziamento pubblico (la Cisterna-Valmontone), come d’altra parte stabilito dall’articolo 18 comma 4 del decreto Fare. Il Cipe 2013 (governo Letta, ministro Lupi) ha comunque confermato l’impostazione della gara Anas 2011 secondo la quale l’aggiudicazione riguarda tutta l’opera, anche la parte non finanziata (la bretella Cisterna-Valmontone, collegamento alla A1), la cui realizzazione è tuttavia condizionata allo stanziamento dei 502 milioni mancanti.