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Confindustria, Boccia: Paese uscirà da crisi

«Sono sicuro che il Paese ce la farà a uscire da queste criticità, dipende anche da noi». È il messaggio lanciato dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia intervenuto questa mattina a Roma prima al convegno Unirete organizzato da Unindustria poi agli Stati Generali di Assoconsult. Il presidente degli imprenditori ha annunciato: «A breve presenteremo un intervento organico di politica industriale per il Paese». Un tema caldo e urgente per lo sviluppo del Paese che ha nel manifatturiero il suo motore di ripresa. «Dobbiamo fare network – ha sottolineato Boccia – costruire reti perchè le imprese possano conoscersi e collaborare facendo alleanze e costruendo percorsi insieme». L’auspicio poi che Unirete «diventi una grande manifestazione nazionale per il partenariato industriale, per una Confindustria aperta che accoglie nuovi imprenditori e nuove idee». Perché allearsi per competere è mossa indispensabile in un sistema produttivo estremamente frammentato e che conta poche grandi imprese.

Serve coerenza tra stimoli Bce e politiche espansive
«Serve una grande coerenza tra la politica monetaria espansiva che esprime la Bce e quella economica espansiva dei governi e dell’Europa» ha detto Boccia. Sullo sfondo le parole de Governatore Mario Draghi, l’invito forte ai governi dell’Europa ad andare avanti con le riforme strutturali.

Più occupazione grazie a Jobs act ma spingere su crescita
In mattinata la diffusione dei dati Istat positivi sull’andamento dell’occupazione in Italia nel primo trimestre (+242mila occupati sul prime trimestre 2015). «L’aumento dell’occupazione in Italia è merito anche del Jobs Act – ha ricordato Boccia – ma occorre spingere sull’acceleratore della crescita». Alla domanda se l’aumento dell’occupazione fosse merito del Jobs act, Boccia ha risposto: «Sicuramente sì, ma si tratta di invertire il paradigma di ragionamento: più crescita vuol dire più occupazione e più stabilità del Paese. Dobbiamo spingere sulla crescita perchè senza crescita non c’è occupazione».

Relazioni industriali per competitività
Le relazioni industriali «devono diventare un fattore di competitività per il Paese, bisogna recuperare il gap con la Germania che con Schroeder ha dimostrato che lo scambio salario produttività porta competitività» ha aggiunto Boccia nel suo intervento all’assemblea di Assoconsult. Il presidente di Confindustria ricordando che la proposta avanzata dagli industriali nella scorsa assemblea annuale «non è contro i sindacati, bisogna sedersi insieme per il bene del paese» ha poi aggiunto che, se l’obiettivo del Paese è recuperare produttività «bisogna ragionare di defiscalizzazione dei premi di produttività e di detassazione degli utili reinvestiti».