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Banda larga, Mise: primi lavori in 700 comuni. Accordi programma dopo ok UE

“Con le risorse della vecchia programmazione partiranno a breve interventi diretti per banda ultralarga in aree bianche (le cosiddette aree a fallimento di mercato; Ndr) di 8 Regioni (Abruzzo, Calabria, Marche, Lazio, Puglia, Sardegna, Lombardia, Toscana) per circa 700 Comuni coinvolti dagli interventi.

Una volta acquisito il via libera da parte della Commissione europea sulla compatibilità con il regime di aiuti di Stato saranno nei prossimi mesi sottoscritti accordi di programma tra il Mise e le singole Regioni al fine di coordinare gli interventi pubblici finanziati dal ministero con quelli finanziati dalle Regioni con i Por Fesr e Feasr 2014-2020″.
A dirlo è stato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, rispondendo, in commissione Trasporti alla Camera, a un”interrogazione del Movimento 5 stelle sul Piano per la banda ultralarga del governo nelle aree cosiddette a fallimento di mercato.

Giacomelli ha ricordato che “dopo l”approvazione del Piano banda ultralarga del marzo scorso, la delibera Cipe del 6 agosto 2015 ha assegnato al ministero dello Sviluppo economico 2,2 miliardi a valere sulla disponibilità Fsc (fondo sviluppo e coesione) 2014-2020 per il finanziamento della banda ultra larga nei cluster C e D, ovvero nelle aree bianche, cosiddette a fallimento di mercato, da aggiungere ai circa 1,8 miliardi di fondi Fesr e Feasr gestiti dalle Regioni”.

“Per il perseguimento degli obiettivi di realizzazione degli interventi, il Mise si avvarrà della società in house Infratel con funzioni di soggetto attuatore – ha spiegato il sottosegretario – Il Piano nazionale banda ultralarga prevede la costruzione di nuove infrastrutture in fibra ottica in aree bianche secondo un”architettura: Fttb (fiber to the building) per aree bianche appartenenti al cluster C (70 per cento); Fttn (fiber to the node) per aree bianche appartenenti al cluster D (100 per cento)”.

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