Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Autostrada Salerno-Reggio Calabria: abbattuti in un’ora altri due viadotti

La fine del cantiere è stata annunciata direttamente dal premier Matteo Renzi: 22 dicembre 2016. «Così mi hanno promesso le aziende» e «mi hanno assicurato che sarà così», ha detto il primo ministro. Una data che ha provocato le risate dei giornalisti stranieri perché l’A3 Salerno-Reggio Calabria più che come asse viario è l’emblema dei ritardi e delle incompiute italiane.

Eppure i lavori stanno procedendo con grande lena e, lo scorso week end, sono state eseguite due «coreografiche» demolizioni (parziale e totale, carreggiata Sud) dei viadotti «Italia» e «Carpineta», in provincia di Cosenza. Entrambi gli abbattimenti, sono avvenuti in un lasso di tempo molto contenuto rispetto a quello previsto, in modo tale da ridurre i disagi per il traffico che nel tratto tra Laino Borgo e Mormanno sono rimasti chiusi per meno di un’ora invece che due. In particolare, sul viadotto «Italia» è avvenuta una delle fasi della demolizione perché, procedendo per gradi, le aziende riescono a mantenere la circolazione dei mezzi e si garantisce la sicurezza degli automobilisti e delle maestranze che operano all’interno del cantiere. Per quanto riguarda, invece, il viadotto «Carpineta», sul vecchio tracciato della autostrada A3, è stata demolita la carreggiata in direzione Sud mentre resta aperta quella in direzione Nord.

I lavori per costruire l’asse viario lungo 443 chilometri che collega di fatto il Nord al Sud Italia sono iniziati nel 1966 e, in realtà, era stata completata pochi anni dopo, nel 1972. La storia infinita è legata all’ammodernamento, scattato nel lontano 1990, quando l’Unione europea obbligò l’Italia ad adeguare il tratto, che era per la quasi totalità a due corsie, senza quella d’emergenza e con curve, salite e discese talmente repentine da provocare incidenti a catena e ingorghi a ogni esodo estivo. L’Autostrada, si sta quindi ricostruendo da capo sul vecchio tracciato, con inevitabili disagi per la circolazione e con le aperture di piccoli tratti che, nella percezione degli italiani, avvengono col contagocce. A oggi sono stati realizzati 355 chilometri (di cui 118 km in Campania, 30 km in Basilicata e 207 km in Calabria) per altri 20 chilometri sono in corso i lavori (tra gli svincoli di Laino Borgo e Campotenese, consegnato nel 2014) mentre altri 10 chilometri, relativi al tratto finale dell’autostrada tra lo svincolo di Campo Calabro e quello di Reggio Calabria, sono da sottoporre a intervento di messa in sicurezza (cd. «restyling»). Secondo l’ex presidente dell’Anas, Pietro Ciucci il costo al chilometro è di «20-21 milioni di euro». In totale, fino ad oggi, sono stati stanziati 8,233 miliardi di euro.

 

L’Anas, che gestisce i lavori, è ottimista e «conta di consegnare agli italiani i circa 450 km della Salerno-Reggio Calabria, con standard autostradali, completa di almeno quattro corsie e senza cantieri permanenti, entro la fine di quest’anno, anticipando di un anno e mezzo i termini contrattuali, tenuto conto dell’impegno richiesto in tal senso dal Governo». Lo stesso presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, in una recente audizione al Senato aveva assicurato che «dall’anno prossimo l’arteria sarà fruibile senza impedimenti a quattro corsie (due per senso di marcia) dall’inizio alla fine». Il conto alla rovescia è partito e, per milioni di automobilisti, sarebbe un vero e proprio enorme «regalo» di Natale.