Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Autobrennero: 3,4 miliardi di investimenti in 30 anni

Dopo il “traguardo storico” raggiunto il14 gennaio a Roma con la firma del protocollo d’intesa fra Ministero dei trasporti e soci pubblici che mette nero su bianco la soluzione in house per la proroga della concessione autostradale ad Autobrennero Spa, venerdì è il turno dei dettagli dell’accordo raggiunto tra governo ed enti locali. La società dovrà essere interamente partecipata dalle amministrazioni pubbliche locali, il prossimo passo sarà rappresentato dall’acquisto delle quote attualmente detenute dai privati.

“Grazie alla proroga della concessione sino al 2045 – ha spiegato il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher – garantiamo una gestione locale della grande mole di investimenti previsti, che andranno a vantaggio non solo della viabilità, ma anche dell’ambiente e della qualità di vita dei residenti. Penso alle barriere antirumore e alle opere collegate tramite il co-finanziamento: la prima e più importante sarà la circonvallazione di Bolzano, per la quale è previsto un investimento totale per la sua realizzazione pari a 200 milioni di euro. Si tratta di una opportunità enorme da sfruttare al meglio grazie alla nostra autonomia: possiamo raccogliere i frutti di quanto seminato dopo aver raggiunto un obiettivo che non era per nulla scontato”.
L’accordo raggiunto lungo l’asse Roma-Trento-Bolzano prevede che Autobrennero versi allo Stato poco meno di 2 miliardi di euro in 30 anni: 568 milioni (in rate da 70 milioni) come valore della concessione, altri 1,4 miliardi (40 milioni l’anno) come canone di concessione. A questi vanno poi aggiunti gli stanziamenti che contribuiranno al finanziamento del tunnel di base del Brennero: si tratta del Fondo ferrovia che, oltre ai 550 milioni già accantonati, verrà rimpolpato con altri 1,07 miliardi di euro suddivisi in quote annuali da 34,5 milioni.

“Autobrennero conta già quasi mille dipendenti – ha spiegato l’amministratore delegato Walter Pardatscher – e alla luce degli investimenti previsti le nostre stime parlano della possibilità di creare altri mille posti di lavoro sul territorio nei prossimi 30 anni”. Il capitolo più corposo, dunque, è quello dedicato agli investimenti: oltre agli 1,4 miliardi di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria, la concessione trentennale prevede interventi infrastrutturali per 2 miliardi di euro.
Il più importante riguarda la terza corsia: quella “fissa” tra Verona e Modena, ma anche quella dinamica tra Bolzano Sud e Verona, con interventi previsti per circa 350 milioni di euro a partire dalla costruzione della nuova galleria di Trento. Le barriere antirumore, inoltre, verranno più che raddoppiate, passando dagli 84 km. attuali ai 187 km. del 2045.

Solo per l’abbattimento dell’inquinamento acustico sono previsti 172 milioni di investimenti, mentre verranno riviste e migliorate le aree di servizio, con un nuovo concetto maggiormente legato al territorio e ai prodotti locali che prevede uno stanziamento di 142 milioni in 30 anni. Altri capitoli importanti dell’accordo, inoltre, sono quelli dell’intermodalità, con il sostegno del passaggio del traffico da gomma a rotaia (soprattutto quello pesante), e della politica tariffaria.
“Gli aumenti dei pedaggi – ha spiegato il presidente di A22 Paolo Duiella – saranno in linea con il tasso di inflazione, mentre restano da definire le modalità di applicazione della direttiva eurovignette che prevede pedaggi più elevati per i mezzi maggiormente inquinanti. Puntiamo molto, inoltre, sulla RoLa: l’asse del Brennero è attraversato annualmente da 2 milioni di tir, contiamo di trasferirne circa 200mila sull’autostrada viaggiante”.