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Aurelia Bis: da gennaio a ottobre la talpa ha lavorato solo due mesi

Due mesi di lavoro su dieci per la “talpa lumaca” che dovrebbe scavare tutte le gallerie della futura Aurelia Bis tra Albisola Superiore-Grana e Savona-Corso Ricci/Letimbro.

A frenare la fresa tedesca del diametro di 14 metri sono il terreno friabile che incontra durante il suo viaggio e la presenza di numerose falde acquifere. Per garantire l’attività i tecnici sono continuamente costretti ad “iniettare” nel terreno migliaia di metri cubi di cemento armato. Una volta solidificato è possibile far avanzare la macchina senza rischi di cedimenti.

Da scavare sono rimasti praticamente poco meno di un chilometro e mezzo nella galleria San Paolo e altri 860 metri della galleria Cappuccini. La talpa però avanza lentamente: 5 metri alla volta. Tra gennaio e ottobre c’è stato un fermo di otto mesi e si è fermata ancora a settembre. L’attività approssimativa è stata di circa due mesi.

Solo poche settimane fa ha ripreso il suo cammino. Ora la TBM si si trova praticamente all’altezza delle Funivie. E’ utilizzato dai tecnici della Letimbro Scarl, l’azienda integrata nei due colossi Cmc Ravenna e Itinera Tortona (Gruppo Gavio) vincitori della gara di appalto, che segue le escavazioni. Ma deve “bucare” ancora una galleria che sbucherà nei pressi di via Schiantapetto.

Ma le incognite restano e sono evidenti. A conti fatti l’opera dovrebbe essere ultimata nella primavera del 2018. Ma pesa l’incertezza perché gli imprevisti sono parecchi con la maxi fresa costretta a fare i conti con diversi ostacoli come appunto il terreno friabile e le falde acquifere che incontra nel suo cammino. E come non ricordare che per il passaggio sotto la A10 della fresa, la società Autostrade per l’Italia intimò il fermo macchina all’Anas, concessionaria dell’infrastruttura fatto salvo l’accordo di agosto al ministero delle Infrastrutture con relative garanzie di merito.