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Atto finale per Italcementi ai Tedeschi: riassetto da 600 milioni

Con un’operazione dal valore complessivo pari a 500 milioni, Italmobiliare semplifica la struttura del capitale e “cancella” i titoli di risparmio. Questo non prima di aver distribuito ai titoli rnc una cedola straordinaria, in parte in cassa in parte in natura. Tutto questo nell’ambito della rivoluzione messa in atto armai da tempo dal gruppo della famiglia Pesenti che ieri ha sigillato la vendita ai tedeschi di Heidelbergcement del pacchetto di controllo del 45% di Italcementi. Una cessione avvenuta a un prezzo di 1,7 miliardi, con una plusvalenza per Italmobiliare che è stata pari a 800 milioni.

Naturale che in Borsa la galassia Italmobiliare abbia preso il volo: le azioni della holding, dopo essere state sospese, hanno segnato +10,83% e le risparmio sono cresciute dell’11,46 per cento. Invariato, perché già allineato al valore dell’Opa, il titolo Italcementi (+0,09%). «Il progetto approvato oggi dal consiglio di amministrazione semplifica la struttura del capitale e la governance della società, in linea con i più attuali orientamenti di mercato, garantendo maggiore liquidità all’unico titolo Italmobiliare che sarà quotato in Borsa. In questo senso ritengo che il progetto – che ridefinisce le basi dell’organizzazione del capitale della società – potrà recare benefici a tutti gli azionisti», ha sottolineato il consigliere delegato di Italmobiliare, Carlo Pesenti.

La prima, importante, novità di ieri è il closing della vendita Italcementi. Da ieri infatti lo storico gruppo della famiglia Pesenti parla tedesco con il perfezionamento dell’accordo che ha portato il 45% da Italmobiliare a Heidelberg. In cambio Italmobiliare riceverà 1,7 miliardi, di cui una parte servirà per la sottoscrizione di una quota del 5,3% in Heidelbergcement. I passaggi di mano sono avvenuti al prezzo di 10,6 euro per azione. E allo stesso prezzo il gruppo tedesco attraverso la controllata francese lancerà un’Opa obbligatoria sull’intera quota del 55% di Italcementi sul mercato, con un esborso massimo di oltre 2,03 miliardi di euro. Con il sigillo al passaggio di mano cambia anche l’assetto del board: addio di Giampiero e Carlo Pesenti, che lasciano il cda insieme a Giulio Antonello, Giorgio Bonomi e Italo Lucchini. Sabelli è il nuovo presidente, affiancato dai vice esecutivi Naeger e von Achten e dall’amministratore delegato Callieri. A Pesenti è stato riconosciuto un premio straordinario di 10,6 milioni di euro, mentre il direttore generale Giovanni Ferrario riceverà un importo complessivo di 11,78 milioni di euro.

Dunque, ricapitolando, Italmobiliare si ritrova, dopo questo primo passaggio, con una quota del gruppo tedesco del 5,3% e circa un miliardo di euro in cassa. La fotografia, soprattutto sul fronte della partecipazione in Heidelbercement, è però solo parziale. Perché la prima operazione post vendita di Italcementi ridimensionerà anche il peso della quota appena sottoscritta nel gruppo tedesco portandola attorno al 3,5 per cento.

Il pacchetto di conversione offerto agli azionisti di risparmio – operazione che ha visto come advisor Leonardo&c. – è infatti in parte cash in parte in natura. Nel dettaglio l’operazione di semplificazione, che prevede la cancellazione delle azioni di risparmio e che permetterà una maggiore liquidità del titolo in Borsa e una conseguente riduzione del Nav discount, si articola in primo luogo con la distribuzione del dividendo straordinario ai soli azionisti di risparmio che sarà come detto in parte in denaro, pari a 56 euro per ogni gruppo di 10 azioni di risparmio, e in parte in natura mediante assegnazione di 3 azioni ordinarie Heidelbergcement AG per ogni gruppo di 10 azioni di risparmio. È poi prevista la contestuale conversione obbligatoria delle azioni rnc che avverrà con un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ogni gruppo di 10 azioni di risparmio.

Al controvalore in natura e denaro attribuito agli azionisti di risparmio, sottolinea il comunicato diffuso dal gruppo, corrisponde un premio rispettivamente del 15,6% e del 18,5% rispetto ai prezzi ufficiali al 30 giugno. Il tutto sarà sottoposto all’approvazione sia di un’assemblea straordinaria degli azionisti ordinari sia all’assemblea speciale degli azionisti di risparmio separatamente convocate il 4 agosto.