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Anas: un processo autorizzativo unico per pianificazione gare

Nella fase di pianificazione e progettazione delle gare d’appalto “riscontriamo l’esigenza di un processo autorizzativo unico in cui tutti i soggetti si esprimano nell’ambito della stessa conferenza”. Così il presidente Anas, Gianni Vittorio Armani, in audizione presso le commissioni Ambiente e Lavori Pubblici di Camera e Senato sul nuovo Codice Appalti.

“Oggi abbiamo diversi processi spezzettati, in cui gli stessi soggetti si esprimono più volte. Abbiamo l’esigenza, come paese, di un processo unico, trasparente e aperto a tutti che sia contenuto nel tempo e riesca a contemperare esigenze ambientali, territoriali e tecniche”, ha sottolineato Armani che rispetto agli obiettivi perseguiti dal nuovo Codice Appalti ha aggiunto: “riteniamo che gli obiettivi delle varie fasi del nuovo testo – che deve essere manutenuto e continuamente aggiornato nel tempo – sono prevalentemente raggiunti”.

L’importo appaltato da Anas per le 70 gare lavori nazionali del 2016 è di 1,9 miliardi di euro”. E’ quanto si legge nel documento rilasciato da Anas alle commissioni Ambiente e Lavori Pubblici di Camera e Senato. Con l’entrata in vigore delle nuove norme, nel piano gare da maggio 2016 “sono stati posticipati al 2017 gli appalti di nuove opere per i quali si era preventivato di porre a base di gara il progetto definitivo (-1,1 mld)”, mentre rispetto a gennaio 2016 (quando ancora non era in vigore il nuovo Codice) “sono stati definiti nuovi affidamenti di accordi quadro di durata triennale o quadriennale sulla manutenzione straordinaria (+1,1 mld)”.

Per quanto riguarda invece la definizione di nuovi affidamenti di accordi quadro di durata triennale o quadriennali per servizi di ingegneria “la variazione tra gennaio 2016 e maggio 2016 è stata di +0,1 miliardi di euro”, si legge nel testo.

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