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Anas, Armani: nuovo soggetto con FS avrebbe 10 mld fatturato

Il nuovo soggetto che deriverebbe dalla fusione tra Anas ed FS avrebbe un fatturato di 10 miliardi di euro, con una capacità di investimenti di 7 miliardi di euro e immobilizzazioni per circa 60 miliardi di euro.

Lo ha detto il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, in audizione in Senato in relazione al Piano industriale 2016-2020. Inoltre avrebbe 75mila dipendenti e 41mila chilometri di reti gestite. “Un soggetto – ha detto Armani – che ha la capacità di poter competere” con gli altri competitor europei. Con l’obiettivo, ha aggiunto il presidente dell’Anas, di “guidare la crescita e l’ammodernamento degli asset infrastrutturali in Italia, cercando di creare anche una maggiore congiunzione in fase di progettazione”. Difatti, ha spiegato Armani, “le infrastrutture concepite e costruite insieme possono costare meno e portare più benefici”.

Nelle presentazione del presidente Armani consegnata alla Commissione si sottolinea che la Newco destinata a incorporare tutte le partecipazioni di Anas nelle società di gestione autostradale ha ricavi potenziali di 750 milioni, con 277 milioni di ricavi derivanti dal mercato. La Newco permetterebbe lo sviluppo di sinergie, efficienze, competenze specialistiche e riduzione di governance, con la possibilità, si legge nelle slide, di operare con logiche di mercato nel settore delle concessioni a pedaggio (ad esempio Consorzio per le Autostrade Siciliane).

Il presidente di Anas ha poi evidenziato che gli investimenti di Anas stimati quest’anno e l’anno prossimo per la manutenzione straordinaria delle infrastrutture segnano “un chiaro cambiamento di passo”. “Già quest’anno (440 mln, ndr.) registriamo un aumento del 50% rispetto all’anno scorso e più del doppio della media degli anni passati – ha detto Armani -.

L’anno prossimo il valore arriverà a 650 milioni di euro”. Nel corso del 2016 – si legge ancora nelle slide consegnate alla commissione – sono state pubblicate 139 gare per accordi quadro per 1,1 miliardi di euro, che entro fine anno saliranno a 1,7 miliardi di euro, a fronte dei circa 0,5 miliardi messi a disposizione dal contratto di programma. Sono stati inoltre anticipati fondi di manutenzione straordinaria aggiuntivi per circa 280 milioni.

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