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Aeroporti del Garda: lavori a terminal e piste

Nel prossimo triennio, da qui al 2019, saranno investiti negli aeroporti del Garda – lo scalo del Catullo a Verona e Brescia Montichiari – 65,76 milioni di euro. Denari che rientrano nel programma di sviluppo degli scali, gestiti dalla società Catullo spa, regolato da un master plan al 2030, che prevede investimenti complessivi per 150 milioni di euro.

Il piano industriale degli aeroporti del Garda (compreso nel contratto di programma firmato tra Enac e Catullo Spa lo scorso 29 novembre) è stato presentato venerdì nella sede di Confindustria Verona da Save, la società che dal 2014 è partner industriale di Catullo spa, dopo essere entrata nel capitale con una quota del 40%. «Ma siamo pronti ad arrivare all’80% – ha detto il presidente di Save Enrico Marchi -.

I risultati confermano la bontà di questa operazione, quindi, affinché sia veramente fino in fondo un’operazione di sistema, dobbiamo completarla attraverso l’acquisto di altre quote per arrivare all’80%». E ha aggiunto, il presidente, sul tema dell’alleanza aeroportuale del Nordest, che «bisogna realizzare un sistema vero e proprio, un sistema fino in fondo. In questo, stiamo seguendo l’orientamento del Governo di costituire delle reti aeroportuali gestite da un unico soggetto, per fare sinergie, economie di scala, e rendere più forte il sistema aeroportuale italiano nel suo complesso».

Il piano di sviluppo ha come fulcro, per quanto riguarda lo scalo di Verona, il Progetto Romeo, che prevede, in fasi successive, il completo rifacimento del terminal passeggeri, per una spesa di 43 milioni; le superfici del terminal destinate alle attività non aviation dell’aeroporto passeranno dagli attuali 2.900 metri quadri a oltre 4mila. Ha fatto parte di questa prima fase di sviluppo l’inaugurazione nel maggio scorso del nuovo duty free da 430 metri quadri. Complessivamente gli investimenti nel corso del 2016 sono stati di 6 milioni, tra riqualificazione delle sale d’imbarco, del piazzale aeromobili, della pavimentazione.

Per quanto riguarda Brescia Montichiari, scalo focalizzato sul traffico cargo, il piano di sviluppo (già predisposto e presentato ad Enac) prevede l’allungamento della pista principale e delle infrastrutture di volo, miglioramenti alla viabilità e la costruzione di nuovi magazzini. È stato inoltre finalizzato un accordo commerciale con Alha Group, società specializzata nell’air cargo handling, mentre sono in corso trattative per dare avvio alle attività cargo a partire dall’estate del 2017.

A Verona sono stati resi noti anche i dati di traffico del Catullo: il 2016 ha segnato un recupero, con una previsione di chiusura dell’anno di circa 2,8 milioni di passeggeri, l’8% in più sul 2015. Il bilancio 2015, dopo anni di negatività, è per la prima volta in attivo, con un risultato netto di 100mila euro, in incremento di 8 milioni rispetto al 2014.