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Via libera del Cipe al progetto definitivo per la parte italiana della NLTL

Via libera definitivo per il progetto della Nuova Linea Torino Lione (NLTL). Il Cipe venerdì ha approvato il progetto definitivo della tratta italiana della Sezione Transfrontaliera dell’opera. Lo ha reso noto un comunicato del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che dice: “E’ un grande risultato che corona il processo valutativo portato avanti in questi anni dai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente, dei Beni Culturali e dell’Economia”.

Viene quindi precisato che “il progetto approvato raccoglie il risultato delle Conferenze dei Servizi regionale e nazionale e capitalizza il grande lavoro di analisi e proposte sviluppato dall’Osservatorio sulla Torino-Lione in 235 riunioni e confronti con gli enti locali coinvolti”.
La NLTL, aggiunge quindi la nota, beneficia della “piena condivisione di Italia e Francia”, e “continua a essere sostenuta dalla Commissione Europea attraverso il ruolo del Coordinatore del Corridoio Mediterraneo Laurens Jan Brinkhorst”.

Risposta indiretta ai timori di un taglio del finanziamento europea al progetto. “È ormai giudizio consolidato a livello europeo – spiega quindi ancora il Ministero -, che la Torino-Lione, come ha ribadito nei giorni scorsi anche la Commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc, non sia più solo un'opera franco-italiana ma soprattutto un progetto europeo per l’integrazione degli scambi delle persone e delle merci e per la salvaguardia ambientale di beni comuni intangibili come le Alpi”.

Si passa adesso perciò alla realizzazione. Il Governo informa che nel Summit intergovernativo del 24 febbraio, a Parigi verrà firmato il protocollo addizionale all'Accordo Italia-Francia del 2012 in modo da consentire l'avvio delle fasi più rilevanti per la realizzazione dell'opera.

Infine, nel quadro degli indirizzi del CEF (Connecting Europe Facility) i due Governi presenteranno il 26 febbraio a Bruxelles la richiesta di finanziamento comunitario al 40% per l’ammontare di tutte le opere previste nel periodo del budget 2014-2020 della Commissione europea. “Italia e Francia – sottolinea la nota del Ministero -, hanno le carte in regola per questa richiesta: il progetto approvato, il nuovo Promotore pubblico costituito e il nuovo Accordo sottoscritto”.