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Un ponte per l’Europa

È il più veloce, il più “verde” e il più efficiente servizio di collegamento tra l’Europa Centrale (Francoforte) e la Grecia, è l’unico interamente intermodale capace di coniugare il trasporto marittimo e ferroviario ed è, a tutti gli effetti, un ponte gettato a Venezia tra le economie e i mercati europei.

Parte infatti oggi dal terminal Autostrade del Mare di Fusina (Porto Marghera, Venezia) il primo treno dal porto di Venezia per Francoforte per il trasporto di trailer (camion senza motrice) via Brennero fino ai mercati dell’Europa Centrale. Con questo nuovo servizio, i corridoi di trasporto trans-europei trovano, attraverso il "porto-corridoio Brennero-Venezia", la loro naturale prosecuzione nelle Autostrade del Mare e sfruttano il potenziale commerciale del Mediterraneo Orientale.

La nuova catena logistica è stata attivata a tempo record, a soli 3 giorni dal collaudo del revamping della linea ferroviaria, con un primo treno lungo oltre 500 metri che porta 13 carri (per 26 trailer).

Un servizio che si prevede possa già a breve raddoppiare l’attuale frequenza settimanale sfruttando la velocità di un collegamento che in soli 3 giorni è capace di consegnare le merci direttamente sui mercati di riferimento. Molte aziende europee e l’Unione Europea stessa sono infatti sempre più attente, non solo all’efficienza delle catene logistiche, ma anche alla componente ambientale preferendo ed incentivando l’uso di servizi ferroviari e di collegamenti multimodali per il trasporto delle merci all’interno dei paesi dell’Ue.

Porto Marghera ricomincia così a sfruttare il patrimonio infrastrutturale di 135 km di ferrovie, 40 km di strade, 7 km di fibra ottica, 12 km di banchine operative accumulato in cento anni di storia e  rimasto  inutilizzato per decenni. Dopo un primo recupero dell’accessibilità nautica, grazie agli escavi dei canali portuali (fino a –11,50 m) e in attesa della soluzione definitiva affidata alla piattaforma d'altura, dopo aver ritrovato accessibilità stradale e di navigazione interna fino a Mantova, Venezia ritrova oggi anche parte della sua accessibilità ferroviaria a livello internazionale, grazie al revamping della linea ferroviaria per Fusina inutilizzata dagli anni ’70 quando veniva adoperata per trasportare alluminio e bauxite.

“Il nuovo collegamento sfrutta la geografia vincente dello scalo veneziano a beneficio dell’intero Nordest, dell’Italia e dell’Europa. Il mercato dell’intermodale puro (nave+treno) ha un enorme potenziale che oggi sfrutta i trailer trasportati dalle navi ro-ro e che domani si accompagnerà con l’inoltro via ferrovia anche dei container. Un potenziale che si esprimerà completamente una volta realizzato il sistema portuale offshore-onshore che ridarà a Venezia l’accessibilità nautica di cui ha bisogno e l’efficienza che l’Italia e le imprese del nordest reclamano”, commenta Paolo Costa Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia.

Il treno, organizzato e commercializzato dalle società Kombiverkehr e commissionato dalla società di autotrasporto greco-tedesca Thomaidis GmbH, raccoglie le merci a Francoforte e parte via Brennero il venerdì per Venezia (Fusina) dove scarica e ricarica le merci con destinazione Grecia. Da lì i trailer sono imbarcati su navi ro/ro del Gruppo Grimaldi il quale opera un servizio diretto, con frequenza trisettimanale, tra Venezia e Patrasso. Le due navi ro/ro impiegate dal gruppo partenopeo sulla linea hanno ciascuna una capacità di circa 220 trailer. Di ritorno, le merci provenienti dalla Grecia e sbarcate a Fusina dalle navi del Gruppo Grimaldi sono caricate, il sabato, sul treno con destinazione la Germania e da lì verso altre località nord europee.

“Il collegamento intermodale Francoforte-Venezia-Patrasso è un esempio di best practice in ambito paneuropeo”, dichiara Guido Grimaldi, Corporate Commercial Director Short Sea Shipping, Grimaldi Group. “Attraverso questa iniziativa, le società di trasporto europee e non, potranno usufruire di un servizio di trasporto veloce, puntuale, economico, sicuro, nonché ambientalmente compatibile tra il cuore dell’Europa e il Mediterraneo Orientale, via lo scalo di Marghera, grazie all’utilizzo di due navi ro/ro la cui capacità di carico ha rivoluzionato il traffico merci rotabili sulle tratte adriatiche Italia-Grecia. Essendo il servizio dedicato esclusivamente al traffico merci, non sarà soggetto a limitazioni di capacità di carico nella stagione estiva, che sono tipiche di navi miste merci/passeggeri, e permetterà di accelerare quel processo di ‘trailerizzazione’ che il nostro Gruppo sta portando avanti negli ultimi anni ”, conclude Guido Grimaldi.

"Il terminal di Fusina oggi completa la sua prima fase di avviamento con l'attivazione della linea ferroviaria e l'operatività di quello scambio intermodale che lo rende un unicum in Italia ed una piattaforma efficiente e interessante per i grandi operatori della logistica.  L'arrivo del treno consente di avviare quel processo di creazione di nuove rotte che, sfruttando le economie date dalla combinazione ferro-gomma-nave, apre per Venezia e il Nordest nuovi mercati" spiegano il Presidente di Venice RoPort Mos Gianfranco Zoletto e l'amministratore delegato Maurizio Boschiero.

Il terminal di Fusina è il primo terminal italiano ideato per essere un’efficiente piattaforma logistica dove si incontrano e si interscambiano modalità differenti di trasporto. Supporta infatti il tradizionale traffico di veicoli e passeggeri in imbarco e sbarco da navi traghetto, ma integra in modo efficiente il trasporto di container, trailer, casse mobili da nave a treno e viceversa grazie alla presenza di  4 binari di lunghezza compresa tra 590 e 700 metri. Fusina diventa quindi l'approdo ideale per collegare i mercati del Nord e Centro Europa con quelli dei Paesi affacciati sul Mediterraneo.