Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Trasporti: Mattarella, traforo del Monte Bianco fu impresa eroica

La realizzazione del traforo del Monte Bianco è stata "una grande opera ingegneristica, un'impresa per tanti aspetti eroica, una prova straordinaria di maestria e di generosità da parte di migliaia di lavoratori, alcuni dei quali, è giusto ricordarlo oggi, come furono ricordati dai Presidenti Saragat e De Gaulle il giorno dell'inaugurazione ufficiale, persero la vita nelle operazioni di scavo e di sistemazione del tunnel".

È quanto si legge nel messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato in occasione delle celebrazioni per i 50 anni della struttura viaria tra Italia e Francia. "Ma soprattutto – ha aggiunto – questa infrastruttura europea conteneva in sé, fin dal momento in cui è stata pensata, un'idea innovativa di relazioni tra i popoli, di mobilità, di libertà. Un esempio di realizzazione concreta degli obiettivi alla base del Trattato di Roma".

Secondo Mattarella "quello del Monte Bianco è un tunnel sotterraneo eppure, 50 anni dopo, possiamo dire che è sempre stato un ponte che ha favorito il passaggio dall'Europa divisa e martoriata dalle guerre all'Europa della pace e della costruzione comunitaria, un ponte che ha collegato il Mediterraneo all'Europa del Centro e del Nord".

Il 14 agosto del 1962 venne demolito l'ultimo diaframma di roccia della prima galleria stradale tra Italia e Francia. I primi veicoli cominciarono ad attraversarla il 19 luglio del 1965. Fino all'apertura del Frejus, il Traforo del Monte Bianco con i suoi 11,6 km è stato il tunnel stradale più lungo del mondo. Furono solo glorie ed onori fino al terribile incendio del 1999, che costò la vita a 39 persone. Il tunnel venne allora messo in sicurezza e riaperto nel 2002 inizialmente solo per le autovetture. Cambiarono anche le regole di accesso dei veicoli pesanti, in vigore ancora oggi: vietato l'ingresso alle merci pericolose ed ai camion con motore Euro 0, mentre gli altri devono viaggiare ad una distanza di almeno 150 metri. Da quel 14 agosto 1962 a oggi molte cose sono cambiate. Ma il fascino di opere come questa resta immutato nel tempo.

Condividi, , Google Plus, LinkedIn,