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Tangenziale nord di Spinea: pronta da mesi ma inagibile

Un chilometro di guardrail mancante blocca l’apertura della tangenziale nord e prolunga l’agonia del centro di Spinea. A questo punto l’inaugurazione slitta dopo febbraio. Ma certo lo stop al bypass che dovrebbe permettere al centro di respirare è un duro colpo, arrivato proprio nei giorni in cui lo smog è alle stelle e la città, come tutto l’entroterra veneziano, soffoca di Pm10.

La bellissima tangenziale è pronta da mesi ma l’ultimo chilometro senza barriere blocca tutto. A comunicare l’inghippo è stato lo stesso sindaco Silvano Checchin, dopo che nell’ultimo incontro con Veneto Strade è stato messo sul tavolo un verbale di consegna anticipata della strada con delle prescrizioni aggiuntive, firmate dal collaudatore incaricato.

Sulla carta la bretella, nota anche come Rossignago-bis, doveva aprire al traffico per Natale e l’ultimo incontro serviva proprio a dare il nulla osta all’apertura. Ma non è arrivato l’ok. Secondo il collaudatore manca nel tratto iniziale della bretella, appena imboccata la nuova arteria dalla rotatoria sulla Sp 36, un tratto di guardrail, a nord, ma soprattutto a sud della carreggiata, indispensabile ai fini della sicurezza di chi percorre la tangenziale. Niente da fare: senza la barriera laterale la strada non può aprire e così Spinea dovrà attendere ancora.

Ma se bastano pochi giorni per mettere il guardrail, questa dimenticanza costerà invece mesi: bisognerà indire una gara, preparare il bando ed espletarlo. Infine affidare l’incarico. Due mesi e mezzo almeno. E dire che tutto era pronto, anche la segnaletica verticale, perfino l’illuminazione pubblica, già funzionante. Mancano solo le auto. Che a questo punto dovranno aspettare fino a marzo, salvo nuovi imprevisti. Aspetta soprattutto Spinea, che dall’apertura della tangenziale dovrebbe trarre solo benefici, a cominciare dalla diminuzione probabile del traffico di attraversamento che ogni giorno intasa la centralissima via Roma.

Checchin era stato cauto a dichiarare l’imminente apertura della bretella, ma dicembre pareva davvero il mese giusto, dopo che erano stati risolti anche i problemi con la vicina Asseggiano, dove la nuova strada sbocca, per ricongiungersi poi con la Miranese. «È un imprevisto che non ci voleva», afferma amareggiato Checchin, «tra l’altro il progetto aveva già avuto la validazione dal punto di vista della sicurezza, adesso abbiamo saputo, non senza sorpresa, di questa prescrizione, che aggiunge ulteriori lavori e tempo per metterla ancor più in sicurezza».