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Tangenti Grandi Opere: Lupi non lascia: ‘Sono tranquillo. Il governo mi appoggia’

Il ministro Lupi, nella bufera per il coinvolgimento del figlio nell'inchiesta Grandi Opere, per il momento non si dimette e si dice tranquillo e sicuro di essere appoggiato dal governo. "Voglio andare in Parlamento a riferire sulle scelte", ha detto mentre era a Milano all'inaugurazione della Fiera Made Expo. "Devo dare tutte le risposte politiche e individuali, la maggioranza valuterà sulle mie parole", ha poi aggiunto. Ncd fa quadrato: sosteniamo Lupi. Orfini: lo ascolteremo, poi valuteremo. Intanto il supermanager Incalza risponde al gip e respinge le accuse.

Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, alcune intercettazioni incastrerebbero il ministro e in particolare quella in cui Lupi avrebbe chiesto a Incalza di avere un incontro con il figlio. Il supermanager si sarebbe quindi attivato in tal senso con l'imprenditore Stefano Perotti e, secondo le ricostruzioni, il figlio del ministro, neolaureato, avrebbe ottenuto un lavoro.

Lupi si difende: "Mai fatto pressioni per chiedere l'assunzione di mio figlio e quindi non ci potrà mai essere alcuna intercettazione su questo. Anche perchè – ha aggiunto – mio figlio non ne aveva bisogno". "Non avrei mai accettato un orologio. E non mi serve", ha detto Lupi sul regalo per suo figlio che, secondo quanto si legge nell'ordinanza del giudice di Firenze, alcuni arrestati avrebbe detto di avergli fatto.

"Confermo con molta chiarezza e forza che l'obiettivo che ha ispirato in questi mesi l'azione del mio ministero e del sottoscritto è, da una parte garantire la rapida ed efficiente realizzazione delle opere e dall'altra assicurare la massima trasparenza e correttezza", ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi al question time.

"Noi lo sosteniamo, abbiamo piena fiducia in lui e Lupi non ha pensato a dare le dimissioni". Così il leader Ncd e ministro dell'interno, Angelino Alfano, a margine dell'informativa del premier sul Consiglio d'Europa in Senato. "Acceleriamo i tempi dell'informativa di Lupi in Parlamento: lui è prontissimo". "Maurizio Lupi è una persona perbene e onesta e questo è il punto da cui partire", dice Alfano ricordando che "nessun magistrato l'ha indagato". "Non essendoci questioni giudiziarie ma unicamente politiche c'è un luogo in cui propriamente si può spiegare ed è il Parlamento: si può benissimo anticipare la sua presenza, lui è prontissimo", aggiunge il ministro.

"Ci sono aspetti da chiarire, bene la disponibilità a farlo. Ascolteremo il chiarimento del ministro, poi faremo le nostre valutazioni", risponde il presidente del Pd, Matteo Orfini. "Io non sono in grado di dare né commenti né consigli, in queste vicende le persone valutano la loro situazione e prendono la loro decisione". Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, in merito alle eventuali dimissioni del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi.

Lo scandalo delle tangenti che ha portato all'arresto di Incalza scatena la bufera sul governo. "Lupi ha già avuto troppo spazio, anche sui giornali. Noi chiediamo, se non si dimette, la calendarizzazione delle mozioni di sfiducia" nei confronti del ministro. Così il deputato M5S Carlo Sibilia intervenendo in Aula alla Camera dopo la richiesta della Lega e di Sel affinché il ministro venga a riferire in Aula sui fatti legati all'inchiesta Grandi opere.
 "Il ministro Lupi venga in Parlamento a chiarire quanto sta accadendo il prima possibile": chiedono infatti Lega e Sel. "Lupi – dice il deputato del Carroccio Massimiliano Fedriga – venga il prima possibile alla Camera". "Venga in Aula – aggiunge Sel – per chiarire la sua situazione".

"Ci sono passaggi pesanti nelle intercettazioni: non mostrano fatti di rilievo penale però quando si è nelle istituzioni bisogna giustificare alcuni passaggi". Lo dice l'esponente della Lega e governatore del Veneto Luca Zaia parlando a Sky Tg24 del coinvolgimento del ministro Lupi nell'inchiesta sulle grandi opere.