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Squinzi: «Sulle riforme siamo al 10% del cammino». Positivi i decreti sul Jobs Act

Per tornare competitivi come paese «quello che ci manca è portare veramente a completamento le riforme che il Governo Renzi ha avviato: rimane tanto cammino da fare, siamo al 10% del cammino». Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, a margine dell’assemblea degli industriali di Ravenna. «Siamo un paese complicato – ha concluso: la riforma della Pubblica amministrazione è la madre di tutte le riforme».

Positivi i decreti attuativi del Jobs Act

«Riteniamo che sia complessivamente positivo» il varo dei sei decreti attuativi del Jobs Act ieri in Consiglio dei ministri, ha aggiunto Squinzi. «Dobbiamo sempre fare una valutazione complessiva – ha aggiunto -: lasciamo arrivare in fondo il governo».

«Bene la Cig al massimo per due anni»

Sulla previsione di maggiori oneri per chi utilizzerà la cassa integrazione, Squinzi ha sottolineato che «è anche giusto: ho sempre pensato che la cassa integrazione debba essere un aiuto per quelle imprese che hanno una vera possibilità di rientrare competitivamente sul mercato». Quindi, ha precisato, la cassa integrazione «dovrebbe avere una durata di uno, massimo due anni. Purtroppo in questo Paese abbiamo avuto casse integrazioni che sono durate anche sette anni. È un sistema che va profondamente rivisto e ridisegnato».

«Non usare Jobs Act per precarizzare»

A chi gli ha fatto notare che in Emilia Romagna i sindacati hanno scritto al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per segnalare che ci sono aziende che fanno contratti precari per alcuni mesi e poi cambiarli per accedere a sgravi fiscali, Squinzi ha risposto: «Il Jobs Act non dovrebbe essere utilizzato in questo modo. Ho sempre pensato che dovrebbe andare nella direzione di contatti di lavoro a tempo indeterminato con tutta una serie di flessibilità: mi auguro che questo sia il punto di arrivo».

Prudenza sulla crescita

A margine dell’assemblea, il numero uno di Viale dell’Astronomia ha ribadito l’invito alla cautela sulla crescita: «Dopo tredici trimestri negativi avere un trimestre in positivo come Pil è sicuramente una buona notizia, però prima di dire che siamo fuori dalla crisi e che c’è la ripresa credo che dovremmo ancora aspettare un attimo. Non possiamo focalizzarci sul dato singolo, del singolo mese. Bisogna fare una valutazione complessiva».

Falso in bilancio, stretta non sia «vessazione»

Interpellato sulle conseguenze della stretta su falso in bilancio e riciclaggio, Squinzi ha detto che si tratta di una «situazione delicata». «Ci sono approcci – ha affermato il presidente di Confindustria – che ho definito in assemblea come la manina anti-imprese. Non vogliamo sconti di nessun tipo, vogliamo fare il nostro dovere di cittadini corretti e leali ma non possiamo essere sempre sottoposti a vessazioni di tutti i tipi come accade adesso».