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Sblocca Italia, il termine per «cantierare» le opere è slittato al 30 ottobre

Il termine di "cantierabilità" dello Sblocca Italia per le opere di cui all'articolo 3 comma 2 lettere b e c (Dl 133/2014 convertito ) , già parecchio annacquato dai decreti Lupi sul significato effettivo da dare alla scadenza (si vedano i Dm14 novembre 2014 e Dm 4 marzo 2015 ) si spostano di altri tre mesi, dal 31 luglio al 30 ottobre, per le opere di cui alla lettera b (1.059 milioni di euro di valore) e dal 31 agosto al 30 ottobre per quelle delle lettera c (1.996 milioni). Nel caso della lettera b si tratta della seconda proroga, dopo quella concessa dal Milleproroghe di fine 2014 da 30 giugno al 31 luglio.

La misura, che corregge appunto al 30 ottobre la scadenza per la cantierabilità di cui all'articolo 3 comma 2 dello Sblocca Italia, arriva dall'articolo 13-quater del testo finale del Dl Enti locali convertito, pubblicato in Gazzetta il 14 agosto scorso.

L'effetto della proroga è particolarmente concreto nel caso dei 319 progetti, per 100 milioni di euro di finanziamento statale , del cosiddetto piano "Campanili 2" così come per le altre piccole opere finanziate dall'articolo 3 comma 2 lettera c) dello Sblocca Italia per complessivi 500 milioni: il Dm Lupi del 28 gennaio , infatti, coniugava il termine del 31 agosto nel senso che per quella data dovessero essere pubblicati i bandi di gara o la determina a contrarre, cosa che sarebbe stata proibitiva nel caso dell'ultimo elenco da 319 progetti del Campanili 2, approvato con Dm da Delrio il 7 agosto. Ora ci saranno due mesi di tempo in più.

Boccata d'ossigeno (o ennesimo rinvio, a seconda dei punti di vista) anche per le opere medie e grandi di cui agli elenchi lettera b e lettera c : i Dm Lupi non prevedevano quasi mai una vera apertura dei cantieri, ma nella maggior parte dei casi la pubblicazione del bando di gara, o l'approvazione della delibera Cipe propedeutica alla pubblicazione del bando.

In ogni caso resta il fatto che l'articolazione temporale prevista nei tre decreti di finanziamento prevede che l'88% della spesa (i 3.890 milioni di euro totali) sia concentrata negli anni 2017 -2020, e solo l'11% nei primi tre anni (2014-2016).