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Sblocca Italia, firmato l’ultimo decreto sulle opere, arrivano due miliardi di euro

Sono in arrivo gli ultimi due miliardi di euro, del pacchetto totale di 3,9, destinato dal decreto Sblocca Italia alle infrastrutture (articolo 3 comma 1 del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con la legge 11 novembre 2014, n. 164). Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha firmato il 2 marzo il decreto interministeriale, proposto e firmato a metà febbraio dal titolare delle Infrastrutture Maurizio Lupi.
Ora il Dm è alla registrazione della Corte dei Conti, ma il nostro giornale è in grado di anticiparne i contenuti, di cui peraltro il Ministero delle Infrastrutture ha informato gli enti interessati, e che dunque di fatto è già operativo (salvo rilievi della Corte).

La lista delle opere (il decreto si riferisce alla lettera c, articolo 3 comma 2) era indicata nella stessa legge, dunque non potevano esserci sorprese: 16 interventi che spaziano dalle metropolitane, alle ferrovie, alle strade, alle opere idriche.
Anche nei fondi assegnati il Ministero delle Infrastrutture ha inserito nel decreto esattamente le stesse cifre che già a inizio settembre aveva fatto inserire nella relazione tecnica al decreto legge. Queste dunque opere e finanziamenti assegnati:

1) metropolitana di Torino, linea 1 tratta 3 Collegno-Cascina Vica: prima fase funzionale acquisto e posa in opera sistema Val (90 milioni di euro) e progettazione preliminare e prospezioni linea 2 Torino-Rebaudengo-Mirafioei (10 milioni);

2) Metrotramvia di Firenze, prima fase funzionale progettazione del tratto interrato centro storico della linea 3 e prosecuzione linea 4 tratta Leopolda-Piagge: 100 milioni;

3) Lavori di ammodernamento e adeguamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, dallo svincolo di Rogliano (incluso) allo sv. di Altilia: 381 milioni;

4) Autostrada Salerno-Reggio Calabria, svincolo Lauretana Borrello: 38 milioni;

5) Adeguamento della strada statale n. 372 «Telesina» tra lo svincolo di Caianello della statale 372 e svincolo di Benevento sulla Ss 88: 90 milioni (contributo al project financing che vale 800 milioni);

6) Completamento della SS 291 in Sardegna: 81 milioni;

7) Variante della «Tremezzina» sulla strada statale internazionale 340 «Regina»: 210 milioni;

8) (ex Pedemontana Piemontese) Collegamento stradale Masserano-Ghemme: 80 milioni;

9) Roma, ponte stradale di collegamento tra l'autostrada per Fiumicino e l'Eur: 145 milioni;

10) Asse viario Gamberale-Civitaluparella in Abruzzo: 62 milioni;

11) Primo lotto asse viario SS 212 Fortorina: 65 milioni;

12) Continuità interventi per nuovo Tunnel ferroviario del Brennero: 270 milioni;

13) Quadruplicamento della linea ferroviaria Lucca-Pistoia: 215 milioni;

14) Aeroporto di Firenze: 50 milioni;

15) Aeroporto di Salerno: 40 milioni;

16) Completamento sistema idrico integrato della Regione Abruzzo: 69 milioni.

La novità del decreto è invece nei tempi di attuazione degli interventi. Mentre il decreto legge parlava, per la lista di cui sopra (lettera c) di «interventi appaltabili entro il 30 aprile 2015» e «cantierabili entro il 31 agosto 2015», come già per la lista di cui alle lettere a e b (si veda il servizio) il Ministero delle Infrastrutture ha scelto di interpretare i due termini (appaltabile e cantierabile) in modo molto flessibile. Opera per opera, nel decreto appena firmato come già nel primo (il decreto Lupi-Padoan del 14 novembre 2014), si fissano obiettivi specifici da rispettare per le scadenze del Dl 133, e si scopre così che praticamente in nessun caso, dove c'è scritto «cantierabili», vedremo per quella data apertura di cantieri.
Dunque nessuna delle 16 opere citate sopra, finanziate per due miliardi di euro, aprirà i cantieri entro il 31 agosto prossimo. Si arriverà in qualche caso alla pubblicazione del bando di gara per i lavori, in altri addirittura solo alla consegna della progettazione al Ministero da portare poi al CiIPE per l'approvazione.
Lo stesso decreto, d'altra parte, prevede nel 2015 una spesa di soli 5 milioni di euro (su 1.996), e altri 7 milioni nel 2016, mentre solo dal 2017 i cantieri cominceranno davvero a macinare Sal (356 milioni).

Complessivamente il 47% dei 3,9 miliardi di euro stanziati dal decreto legge Sblocca Italia per le infrastrutture è assegnato a strade e autostrade (1.832 milioni, di cui 200 a concessionarie e project financing), il 25% alle ferrovie (989 milioni, di cui 270 milioni al tunnel del Brennero, 90 milioni alla nuova tratta Av/Ac Verona-Padova e 200 al Terzo Valico di Genova, dunque il 14% del totale va a nuove tratte ad alta capacità e l'11% alla rete ordinaria). Poi 345 milioni alle metropolitane (Roma, Napoli, tramvia di Firenze), 134 milioni alle opere idriche (completamento del sistema idrico dell'Abruzzo e di quello Basento-Bradano, settore G), 90 milioni per due aeroporti (Firenze e Salerno) e infine 500 milioni per le opere dei Comuni (100 milioni al Piano seimila Campanili del Dl Fare 2013, vecchia graduatoria, altri 100 per un futuro bando 6mila Campanili, 200 milioni per le opere inviate dai sindaci al premier Renzi in risposta alla sua lettera del 2 giugno 2014, 100 milioni per opere urgenti dei Provveditorati).