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Roma-Latina, l’Anac ammorbidisce i rilievi, la gara in project va avanti

L'Autorità Anticorruzione ammette che sia sul tema dei tempi lunghi che su quello del coinvolgimento delle Pmi la società mista Anas-Regione non ha violato il Codice
Autostrade del Lazio Spa, società concedente mista Anas-Regione Lazio per la costruzione e gestione dell'autostrada Roma-, fa sapere di aver pubblicato sul suo sito, su sollecitazione dell'Autorità Anticorruzione, la delibera del 9 dicembre scorso in cui l'Anac rispondeva alle controdeduzioni della società pubblica in merito al rilievo di inizio novembre di non aver sufficientemente coinvolto le piccole e medie imprese e di aver dilatato oltre quanto ammesso dal codice di tempi della gara. In conseguenza di quei rilievi la società aveva deciso di spostare il termine per la presentazione delle offerte prima dal 27 novembre al 10 dicembre, e poi ancora al 18 febbraio 2015.

Nelle conclusioni della delibera dell'Anac (n. 29 del 9 dicembre, depositata il 23), firmata dal presidente Raffaele Cantone, si afferma che «è accertata una eccessiva dilatazione dei tempi tra le due fasi della gara della procedura ristretta, e questo può avere indirettamente comportato una restrizione della concorrenza». Tuttavia, aggiunge Cantone «il Codice dei contratti non impone una specifica tempistica tra la fase di preselezione dei concorrenti e l'invio delle lettere di invito, ed è quindi nella responsabilità della stazione appaltante effettuare le valutazioni di convenienza per contemperare le esigenze della massima concorrenza con la più celere conclusione dell'opera». Di fatto, una critica molto blanda.

Sul tema del coinvolgimento delle Pmi l'Anac scrive che «la Stazione Appaltante abbia sufficientemente illustrato il motivo del mancato coinvolgimento delle piccole e medie imprese».

«Il Consiglio dell'Autorità Nazionale Anticorruzione – si legge nel comunicato di Autostrade del Lazio – a seguito dell'esposto presentato dall'Ance-Acer Lazio circa la procedura di gara posta in essere dalla Società Autostrade del Lazio per l'affidamento della concessione delle attività di progettazione, realizzazione e gestione del corridoio intermodale Roma-Latina e del collegamento Cisterna-Valmontone, e a seguito delle controdeduzioni inviate dalla Società Autostrade del Lazio e dell'audizione dei vertici della stessa Società in data 26 novembre 2014, con deliberazione n. 29 ha stabilito che, pur essendoci stata "una eccessiva dilatazione dei tempi tra le due fasi della gara della procedura ristretta", il Codice dei Contratti "non impone una specifica tempistica tra la fase di preselezione dei concorrenti e l'invio delle lettere di invito, ed è quindi nelle responsabilità della Stazione Appaltante effettuare le valutazioni di convenienza per contemperare l'esigenza della massima concorrenza con la più celere conclusione della gara d'appalto".

Nelle delibera l'Anac scrive anche di ritenere che "la Stazione Appaltante abbia sufficientemente illustrato il motivo del mancato coinvolgimento delle piccole e medie imprese richiesto dall'art.2 comma 1 ter del codice", chiedendo comunque alla Società Autostrade del Lazio "di comunicare tutti i successivi affidamenti a terzi, al fine di monitorare il concreto verificarsi del coinvolgimento delle piccole e medie imprese nella realizzazione dell'opera".

L'Anac ha invitato infine la Società Autostrade del Lazio a pubblicare la delibera "sul proprio sito istituzionale nella sezione trasparenza". La pubblicazione è avvenuta in data odierna».

L'Acer, associazione romana dei costruttori che aveva promosso il ricorso, sembra ora puntare sull'imposizione in sede di gara di una quota minima di lavori da affidare con gara a terzi.

«L'Anac – scrive l'Acer in un comunicato – con deliberazione del dicembre scorso, ha confermato le censure mosse dall'Acer e dall'ance Lazio sulla gestione della procedura di gara per l'affidamento della nuova autostrada Roma-Latina».
Lo afferma Acer in una nota, in cui il presidente Edoardo Bianchi spiega: «È significativo
rilevare che l'Anac ha ravvisato, come da noi sostenuto, nella eccessiva dilatazione dei tempi di svolgimento della gara e nel mancato inserimento di clausole che favorissero la partecipazione delle PMI una lesione del principio di concorrenza».

«Siamo certi – conclude Bianchi – che la committente Autostrade per il Lazio, facendo tesoro delle argomentazioni dell'Anac, voglia adottare le misure necessarie a garantire la piena concorrenza.

In particolare le piccole e medie imprese dovranno essere coinvolte, garantendo loro adeguate condizioni di operatività».