Fare in fretta a recepire a pieno la direttiva sulla patente europea, o l’Italia rischia un deferimento alla Corte di giustizia Ue. Da Bruxelles è arrivato un richiamo al nostro Paese reo, insieme ad altri ben 17 Stati membri, di non applicare correttamente le norme aggiornate che hanno introdotto, tra l'altro, nuove categorie di patenti di guida e un periodo di validità armonizzato, nonché hanno istituito una rete per lo scambio di informazioni, la Resper.
Queste nuove norme secondo Bruxelles contribuiranno a ridurre le possibilità di frodi, a garantire la libertà di circolazione per i conducenti dell'Ue e a rafforzare la sicurezza sulle strade europee.
Nello specifico all'Italia è chiesto di velocizzare l'adesione alla Resper, il cui scopo è migliorare la comunicazione tra le autorità nazionali per fare in modo di vietare di rilasciare una patente di guida in uno Stato membro a persone la cui licenza sia stata ritirata o sospesa o sia soggetta a limitazioni in un altro Paese dell'Ue. Per questo gli Stati sono anche invitati a inserire un microchip nella patente, in modo da aumentare la protezione antifrode ma, allo stesso tempo, garantendo la protezione dei dati rispettando la legislazione comunitaria in materia.
All'Italia è anche chiesto di concedere ai titolari di patenti per i ciclomotori, motocicli di piccola cilindrata e quadricicli (categoria AM, A1 e B1 rispettivamente) di età superiore ai 16 il permesso di guidare con i passeggeri e di richiedere degli esaminatori per i test per le licenze di motocicli (categorie A1, A2 e a) per controllare che la licenza sia concessa in maniera appropriata.