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Renzi: a Genova interventi concreti, ripartire da Bisagno

"La visita di ieri a Genova segna un principio, nel duplice significato di valore di riferimento e di punto di partenza. Mesi fa, quando la città venne invasa, di nuovo, dalle acque e i cittadini si tirarono su le maniche per ricostruire, ripartire, con l'energia di chi troppe ne ha subite, avevo detto che non sarei venuto a fare passerelle, che non mi sarei presentato a Genova se non per dare il via ai lavori perchè una simile vergogna non accada mai più…
Oggi ci siamo, da qui si riparte, proprio dal Bisagno… non semplicemente "mettendoci la faccia", ma intervenendo concretamente…".

Lo scrive il premier Matteo Renzi, in visita a Genova, in una lettera al Secolo XIX. "Il Governo – sottolinea Renzi – ha messo oltre 350 milioni per dare una risposta, certo non sufficiente, ma certa, alla città avviando i primi due dei dodici cantieri che si apriranno nei prossimi mesi.

E' un primo, importante passo avanti". Il presidente del Consiglio afferma quindi che "con l'avvio del cantiere del Bisagno, grazie agli interventi promossi dalla struttura di missione del Governo, Italia Sicura, rispondiamo a una mancanza che data da 48 anni a oggi e soprattutto ad una incredibile vicenda di rinvii e di rimpalli, un vero e proprio mostro burocratico che per due volte, solo negli ultimi anni, ha portato Genova e la sua quotidianità sotto l'acqua".

Renzi aggiunge poi che oggi "ci presentiamo a Genova non a promettere che non succederà più o a portare la solidarietà del giorno dopo, ma a impegnarci – prosegue il premier – di fronte a quegli stessi cittadini che, anche con la sacrosanta indignazione per quello che era accaduto un'altra volta nella loro città, si sono messi a spalare, a gettare i rifiuti, a rialzare lo sguardo per rimettere in piedi le loro attività, spesso la loro vita. Da loro, dagli angeli del fango dobbiamo soltanto imparare".