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Raccordo Brebemi, l’A4 vuole l’indennizzo

Venti milioni all'anno per 25 anni l'ammontare della richiesta Il presidente Bettoni: «Per ora nulla è arrivato sul nostro tavolo», l’A4 perderà traffico e introiti. «Autostrade chiederà i danni: 500 milioni». Arriva fresca fresca da Roma la notizia che Autostrade per l'Italia ha intenzione di chiedere alle casse pubbliche un indennizzo per il traffico che la bretella di collegamento A4-Brebemi, di recente approvata dal Cipe, le toglierà deviandolo verso la «Direttissima».

Si parla di 20 milioni all'anno per 25 anni. Il Presidente della Società di progetto Francesco Bettoni, che tre giorni fa ha partecipato alla Conferenza dei servizi in Cal (Concessioni autostradali lombarde), assicura che della questione non si è parlato. Il responsabile trasporti di Legambiente Lombardia Dario Balotta, in ogni caso, è pronto a giurare sulla fondatezza della cosa. D'altronde, «pure Pedemontana ha dovuto già risarcire la A4 quando ha chiuso per settimane gli svincoli di Cassano Magnago sulla A8 e di Lomazzo sulla A9 a causa di lavori – ricorda Balotta -, la bretella di collegamento modifica lo stato del concessionario e una richiesta di indennizzo al concedente c'era da aspettarsela».

Secondo quanto afferma l'uomo di Legambiente, «rumors aziendali interni ad Autostrade per l'Italia fanno trapelare che il collegamento diretto tra Brebemi e A4, porterebbe un altro costo di circa 20 milioni anno (500 milioni per la durata della concessione)». E aggiunge che gli uffici di Autostrade per l'Italia «stanno studiando i costi dell'indennità compensativa da richiedere per collegare il concorrente Brebemi e cedere parte del suo traffico all'A35».

Questa cessione di traffico non era prevista né dalla concessione di Autostrade per l'Italia – sottolinea – né da quella con Brebemi, e «avrebbe un costo annuale elevato che verrebbe scaricato sul Cipe e dunque sulle casse pubbliche». La sua conclusione è che «l'organismo ministeriale continua ad assecondare le richieste di Brebemi per evitarne il fallimento ma così ne aggrava i problemi».

L'apertura della nuova Tangenziale est di Milano (Teem), unico intervento di collegamento previsto ad ovest, «non è bastata a ridare fiato alla Direttissima – valuta Balotta -, mentre la Corda molle a est è ferma a metà dell'opera dopo che si è scoperto che i costi si sarebbero impennati a quasi 300 milioni per collegare l'aeroporto fantasma di Montichiari». Dopodiché il Cipe «è stato pressato ad approvare tre pesanti e costosi interventi il 3 agosto scorso, vale a dire il prolungamento della concessione da 19 a 24 anni, il contributo di 360 milioni a fondo perduto, i 10 km di collegamento con l'A4».

Bettoni, però, si dice all'oscuro di tutto. «Al tavolo della Conferenza dei servizi A4 era ben rappresentata – precisa -, e sulla bretella ha mosso rilievi solo di natura tecnica, alcuni accettati e altri giudicati inammissibili». Eppure se la Famiglia Benetton, principale azionista di "Autostrade" ha lanciato la proposta, «questa deve essere discussa proprio in Conferenza dei servizi – sottolinea Bettoni -, è quello il tavolo istituzionale appropriato, come lo è stato per tutte le grandi opere realizzate da Brebemi sul territorio, dalle tangenziali di Chiari e Urago agli interventi su Cassanese e Rivoltana».

Sta di fatto che durante la Conferenza si sono affrontate questioni solo di natura tecnica relative alla Bretella, e «votate con il solo voto contrario di A4», assicura il presidente Brebemi. Insomma, la cosa «è del tutto nuova anche per Cal – ripete -, non è sul tavolo istituzionale e non conoscendola non posso neanche giudicarla».