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Porti. PD a Delrio: coinvolgere regioni e comuni su Autorita’ portuali

Gli accorpamenti delle Autorità portuali siano concordati con le Regioni e gli Enti locali coinvolti e basati su "motivazioni tecniche e industriali".

Questa una delle richieste sulla riforma dei porti avanzata dai parlamentari del Partito democratico, il ravennate Alberto Pagani e l'anconetano Emanuele Lodolini, durante l'incontro di con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio.

I due gli rimarcano l'efficienza e la bontà del lavoro portuale, sottolineando che "cercare dei guai dove non ci sono, introducendo pseudo liberalizzazioni inutili, non sarebbe solo sbagliato, sarebbe anche stupido". I porti, aggiungono, vanno governati da "organismi collegiali". Per cui a fianco dei presidenti delle Autorità, nominati dal ministro, dovranno esserci "amministratori nominati da regioni ed enti locali, perchè non si può governare un porto senza coinvolgere nella governance il suo territorio".

Infine per quanto riguarda la riduzione del numero delle Autorità portuali, vanno escluse dagli accorpamenti "quelle Amministrazioni Pubbliche la cui autonomia risponderebbe alla logica dell'efficientamento degli scali ricercata dal governo: strategie commerciali diverse e non complementari".