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Pneumatici in nero, sulle strade ci sono due milioni e mezzo di gomme irregolari

Pneumatici in nero. Non per il tradizionale colore delle gomma (anche se Pirelli e Lapo Elkann realizzeranno pneumatici colorati), ma per la loro vendita, che sfugge a qualsiasi tipo di controllo. Secondo una stima della società Ecopneus in Italia sono oltre due milioni e mezzo gli pneumatici “in nero” che circolano sulle strade. Derivano dalla vendita irregolare o dal recupero da demolizioni. La legge prevede che i produttori si facciano carico del trattamento delle gomme usate che hanno messo sul mercato, ma i controlli non sono così capillari.

Per questo nel 2011 è nata Ecopneus, una società senza scopo di lucro che raccoglie tutte le principali aziende del settore pneumatici in Italia. L’azienda raccoglie ogni anno circa 250.000 tonnellate di pneumatici fuori uso e nel 2015 ha già superato il proprio target di raccolta, arrivando a 225.000 tonnellate. In questi quattro anni di attività Ecopneus ha raccolto anche gomme “irregolari”, cioè non prodotte o commercializzate dai suoi soci, per evitare danni all’ambiente. Su 1 milione di tonnellate raccolte in quattro anni, quelle “in nero” sono state 67.000, con un picco di 30.000 l’anno scorso. “Per il quinto anno consecutivo Ecopneus ha deciso di accollarsi una parte importante del problema”, ha detto Giovanni Corbetta, direttore generale, “continuando per ora a raccogliere pneumatici fuori uso e alleggerire quindi, con le proprie risorse economiche residuali, il potenziale grave problema nazionale. Lo facciamo perché lo riteniamo un comportamento responsabile, coerente con il mandato dei nostri soci e con il modo di lavorare che abbiamo scelto di attuare, fin dall’inizio”.