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Nove gare a inviti per la manutenzione stradale, le imprese le sceglie il «Siproneg»

Il comune informa di avere avviato le procedure di gara per assegnare 9 incarichi di importo inferiore al milione di euro per la manutenzione delle strade della Capitale. Si tratta delle cosiddette gare «ponte», necessarie a coprire il periodo che va dal primo ottobre prossimo (termine oltre il quale scade il contratto con i precedenti affidatari) fino al 31 marzo 2016, quando subentreranno i nuovi affidatari degli appalti che la giunta Marino ha già programmato.

Nelle prossime settimane, infatti, il Comune affiderà la manutenzione straordinaria per un periodo di tre anni con una gara suddivisa in 12 lotti per un valore di circa 97 milioni . Questa gara sarà affiancata da un'altra, distinta competizione, suddivisa in tre lotti, per affidare il servizio di sorveglianza e monitoraggio per rilevare tempestivamente la necessità degli interventi, per un valore complessivo di 12,2 milioni in tre anni. Queste due maxi-gare, vale la pena di ricordare, non godono di nessun regime di deroga, ma seguono le procedure ordinarie.

Le nove gare «ponte», invece saranno affidate – sulla base del progetto definitivo – con procedure negoziate e al massimo ribasso, facendo ricorso al sistema automatico Siproneg , che inviterà le imprese iscritte all'albo fornitori della Capitale – tra tutte quelle qualificate con la categoria opere stradali (OG3) con la III classe di importo – garantendo una rotazione delle imprese invitate e delle imprese aggiudicatarie.

Peraltro il Siproneg, proprio nell'imminenza delle gare giubilari, è stato recentemente riaperto: dalle ore 17,00 dello scorso 14 settembre, tutte le imprese interessate, in tutta Italia, possono fare richiesta di iscrizione. Le nove gare ponte riguardano il servizio di manutenzione ordinaria, sorveglianza e ponto intervento delle strade di grande viabilità nelle seguenti aree della capitale: municipi Roma Ex 1 e Roma Ex 3; municipi Roma Ex 2 e Roma Ex 17; municipi Roma 3 e Roma 4; municipi Roma 5 e Roma 6; municipi Roma 7 e Roma 8; municipi Roma 9 e Roma 10; municipi Roma 11 e Roma 12 e Roma 13; municipi Roma 14 e Roma 15; caditoie stradali e gallerie per PP. SS. dell'Eur.

Dopo le proteste dei costruttori edili , contro il sistema Siproneg e il criterio di aggiudicazione al massimo ribasso sono scesi in campo anche i sindacati, che hanno preso spunto dai risultati delle aggiudicazioni delle prime tre gare "giubilari" (per la riqualificazione delle strade intorno alla stazione Termini) per stigmatizzare i forti ribassi d'asta con i quali sono stati affidati i lavori . Ribassi d'asta che hanno consentito significative economie che il Comune ha detto di voler utilizzare per nuovi lavori. «Con quali argomentazioni il Comune può spiegare i ribassi fino al 44% nell'affidamento dei lavori per il restyling della Stazione Termini in vista del Giubileo?», si domandano retoricamente i sindacati delle costruzioni Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio.

«Dopo quanto emerso dall'inchiesta Mafia Capitale – prosegue la nota congiunta delle tre sigle – e dopo le sconcertanti evidenze, ribadite fino alla nausea dai sindacati di categoria, sulla crescita esponenziale del lavoro nero e dell'evasione contributiva, sia negli appalti pubblici che in quelli privati, che stanno diventando fenomeni strutturali del mercato capitolino delle costruzioni, com'è possibile leggere sulle agenzia stampa le dichiarazioni odierne dell'Assessorato ai lavori pubblici, in cui si lodano i ribassi d'asta come strumento funzionale ad incrementare il numero delle opere realizzabili? Su quali voci di costo il Comune crede risparmino le aziende impegnate nelle lavorazioni, se non sul lavoro, la sicurezza e la qualità dei materiali impiegati?»

«Riteniamo opportuno – chiedono in conclusione i sindacati – un tavolo con le parti sociali sui lavori giubilari, che ci sembra stiano partendo non sotto i migliori auspici, a dispetto delle intenzioni e delle dichiarazioni».

«Il problema non sono i ribassi d'asta ma il mancato rispetto della legge: il costo del lavoro non è soggetto a ribasso d'asta così come gli oneri di sicurezza. Se i sindacati sono preoccupati è perché sono abituati al fatto che finora la legge non è stata rispettata ed è andato bene così. Da oggi verrà rispettata». Questa la dura replica dell'assessore capitolino alla Legalità, Alfonso Sabella, raccolta dall'agenzia Ansa in risposta alla nota dei sindacati edili. «La legge va rispettata e noi vigileremo su questo.

E se qualche impresa non rispetta le regole la cacceremo a calci nel sedere e la cancelleremo dall'albo del Comune. I sindacati possono stare tranquilli perchè le critiche trovano fondamento nella prassi e non nella legge», ha continuato. Sabella ha ricordato che il Comune di Roma «ha istituito una task force che controllerà i cantieri anche in corso d'opera per verificare la qualità dei materiali, le condizioni dei lavoratori e il rispetto delle norme di realizzazione».