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MM e EXPO, Cetti: protagonisti nella complessità di questo evento

Si è svolto ieri mattina il convegno organizzato da Expo e MM SpA “Dalla costruzione al dismantling, la gestione ambientale dei cantieri di Expo 2015”.

“Si può fare sistema e qui lo abbiamo fatto” ha dichiarato Stefano Cetti, Direttore Generale di MM SpA” il ruolo MM sin dall'inizio ci ha visti protagonisti  dalla fase progettuale a quella della realizzazione, poi anche in quella  gestionale”. ”Noi dobbiamo mettere a sistema le conoscenze dell'azienda “ ha proseguito Cetti “ in modo che diventino patrimonio diffuso. Questa è una eredità su cui potremo costruire altre opportunità; anche i dettagli serviranno alla realizzazione di un modello vincente, grazie anche alla collaborazione di tutti gli Enti e le persone coinvolte”.

” Se si riesce ad avere obiettivo comune – ha concluso Cetti – anche queste importanti realizzazioni si riescono a portare a termine in tempi certi”. La complessità dell’intervento:

  • il numero e la varietà delle opere realizzate: rimozione interferenze, realizzazione nuovi servizi e sottoservizi in un’area di 1 milione di m2, costruzione di circa 200 padiglioni/manufatti; 25 km di strade; 4,5 km di canale perimetrale;
  • il numero delle imprese coinvolte in cantiere contemporaneamente o in successione sulle medesime aree: 9.500 aziende con un picco di 10.000 maestranze presenti;
  • quasi un migliaio di prescrizioni ambientali da ottemperare in aggiunta alle norme di legge. La verifica di ciascuna prescrizione ha implicato innumerevoli incontri con gli stakeholders interessati e l’elaborazione di adeguate soluzioni progettuali e/o gestionali;  
  • circa 100 piani scavi verificati e coordinati per oltre 2 milioni di m2;
  • adozione di una procedura innovativa per verificare la tracciabilità dei materiali “sensibili”. Expo ha attuato su base volontaria una Procedura di Autotutela per garantire la TRACCIABILITA’ dei materiali “sensibili” (terre e rifiuti di cantiere) e il rispetto delle normative di settore in materia di gestione degli scavi e dei rifiuti;
  • monitoraggio Ambientale chimico e fisico con 12 matrici ambientali indagate (Aria, Acqua, Suolo, Rumore, Vibrazioni, ecc.) per un totale di 324 campagne effettuate con 236 punti indagati e ben 65.000 riscontri analitici forniti agli Enti;
  • monitoraggio Fitosanitario con ERSAF/Servizio Fitosanitario Regionale: oltre a innumerevoli e quotidiani controlli visivi sono stati installati all’interno del sito espositivo più di 100 strumenti (trappole a feromoni, trappole cromotropiche, esche e captaspore);
  • monitoraggio con lo ZooPlantLab dell’Università di Milano-Bicocca: per intercettare eventuali specie biologiche alloctone/aliene al fine di tutelare la biodiversità locale, seguendo un approccio innovativo.
  • “In tempi brevi abbiamo costruito una new town con  interventi straordinari nel verde: due grandi parchi con 12.000 piante” ha dichiarato Massimo Recalcati, Direttore MM Progettazione e Infrastrutture“ e 11 vasche di fitodepurazione. Una eredità su cui dobbiamo riflettere” . “Mettere a sistema questo intervento – ha concluso Recalcati – è sicuramente una delle riflessioni da farsi”.

Al termine dell’intensa mattinata di lavoro, alla quale hanno partecipato 270 persone e i principali protagonisti di Expo (ASL – ARPA – Regione Lombardia – MM – EXPO – Italferr – Città Metropolitana – Tecnitalia), si è lanciata e condivisa una duplice proposta: la realizzazione di un volume tecnico scientifico sul caso EXPO e un libro bianco sul sistema legislativo vigente che regola la sostenibilità ambientale.

Expo, in sintesi, rappresenta un caso di successo di livello internazionale e, al contempo, un patto sinergico tra enti diversissimi tra loro. Dimostrazione che le grandi infrastrutture possono esistere solo a condizione che si uniscano saperi e professioni e su questo tema “MM Spa si è impegnata a promuovere un modello innovativo” anche nella comunicazione.

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