Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Mercato in rialzo per i bandi di progettazione, ma ribassi record: per un terzo delle gare

Ribasso medio, a livello nazionale, del 35,2 per cento. Cinque Regioni con ribassi medi superiori al 40%: Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Umbria e Puglia. E gare in grado di toccare picchi di sconto dell'85%.

Nell'analisi del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri sui bandi pubblicati nel corso del 2014 : si parla di servizi di ingegneria senza esecuzione. Nel mercato che riguarda più direttamente i medi e piccoli professionisti. Anche se i maxiribassi sono arrivati in una stagione molto positiva per il settore, gli importi a base di gara sono aumentati del 15,3 per cento.

Il ribasso medio nel corso del 2014 è cresciuto rispetto all'anno precedente, pur partendo da un dato altissimo: eravamo al 34,5% e siamo arrivati al 35,2 per cento. I liberi professionisti concedono in media ribassi inferiori rispetto agli altri». Le partite Iva, infatti, sono al 33%, contro il 40,5% rilevato tra le società e il 43,9% dei consorzi. Questi numeri sono il frutto di tendenze molto diffuse: circa un terzo dei bandi, infatti, è stato aggiudicato con un ribasso superiore al 50%, mentre appena l'1,3% delle gare è stato assegnato senza sconti.

I ribassi sono rimasti contenuti (fino al 10%) nel 18,8% dei casi. Le regioni peggiori per ribasso medio sono cinque: Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Umbria e Puglia. Tutte quante hanno una media di ribassi compresa tra il 40 e il 50%, secondo il Centro studi. Tra il 35 e il 40%, invece, ci sono Valle d'Aosta, Piemonte, Emilia Romagna, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sicilia. In due casi sono stati registrate aggiudicazioni con scostamenti dal prezzo base superiori all'85%: Puglia (85,1%) e Campania (86,1%). Subito dietro ci sono la Sicilia (78%) e l'Emilia Romagna (75,4%).

Un mercato che nel 2014 ha fatto segnare una netta ripresa: Il 2014 è stato contrassegnato da un'inversione di tendenza nel settore delle gare per i servizi di ingegneria e di architettura, con un ritorno alla crescita dopo cinque anni di flessione costante. Gli importi posti a base d'asta hanno superato 8 miliardi e 200 milioni di euro (sono compresi i costi di esecuzione), quasi 2 miliardi in più rispetto ai circa 6,4 miliardi del 2013.

Escludendo la parte relativa all'esecuzione, i risultati sono comunque positivi: rispetto all'anno precedente, gli importi sono aumentati del 15,3%, arrivando a 446 milioni di euro, contro i 387 milioni di euro del 2013. E' anche aumentato il numero di gare aggiudicate: 1.383 a fronte delle 1.179 dell'anno precedente.

Restano, comunque, forti problemi come spiega il presidente del Centro studi, Luigi Ronsivalle: «Permane la situazione di svantaggio dei liberi professionisti. Eppure dei piccoli professionisti non si può fare a meno perché sono certamente più adatti a gestire la miriade di piccole opere che difficilmente riscuoterebbero l'interesse delle grandi società. Tuttavia, a causa degli eccessivi ribassi e della esclusione di fatto dalle gare maggiori, essi non sono adeguatamente valorizzati». La soluzione potrebbe arrivare da «forme di aggregazione diverse e più agili che consentano ai singoli di mantenere un'autonomia amministrativa e strutture operative molto snelle, pur non perdendo la possibilità di partecipare alle gare più importanti. Penso ad esempio a qualcosa di simile alle reti di piccole e medie imprese».

Quasi 72mila euro di importo a base di gara. E meno di 10mila euro di aggiudicazione. La non invidiabile palma di ribasso record del 2014 va a Teggiano, in provincia di Salerno. Qui è stato possibile affidare un incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione lavori, il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione di un intervento in un liceo a prezzo di saldo, con un gigantesco sconto dell'86,125 per cento. La procedura del prezzo più basso, ancora una volta, ha prodotto un taglio da record.

L'intervento riguardava, nello specifico, l'istituto di istruzione superiore "Pomponio Leto". La scuola ha avuto accesso ai fondi Pon Fesr del periodo 2007-2013 per ammodernarsi e migliorare la sua efficienza energetica. E' stato scelto lo strumento della procedura negoziata con almeno cinque partecipanti e lettera di invito, senza previa pubblicazione del bando e criterio del massimo ribasso. Gli inviti sono stati sei. Lo scorso 18 settembre è stata selezionata l'offerta migliore e sono stati richiesti i relativi giustificativi.

I fondi europei a disposizione dell'istituto, però, non sono stati evidentemente spesi per pagare i professionisti coinvolti nell'elaborazione degli elaborati tecnici. L'aggiudicazione, dopo che il bando era stato pubblicato a fine 2013, è arrivata infatti a ottobre del 2014, partendo da una base di 71.824,34 euro. Il ribasso proposto da uno studio di Cosenza ha portato questa cifra a scendere in maniera vertiginosa. Dalla delibera di aggiudicazione, firmata dal dirigente scolastico Rocco Colombo, siamo arrivati un importo finale pari a 9.965,63 euro "al netto del contributo previdenziale ed assistenziale e dell'Iva". Lo sconto, superiore all'86%, è il più alto registrato, non soltanto in Campania, nel corso di tutto il 2014.